Sabatini, una firma sull’anno che verrà

09/03/2012 alle 08:58.

IL ROMANISTA (B. DE VECCHI / G. DELL'ARTRI) - Non è arrivata in giornata l’ufficialità, ma presto arriverà ed è comunque secondario:Walter Sabatini rinnova il suo contratto con la Roma per un altro anno. Praticamente alle stesse condizioni alle quali sta lavorando in questa stagione. Un rinnnovo più significativo del fatto in sé. Sabatini

Un rinnovo da romanista. Un rinnovo in controtempo per certi versi e anche per questo ancora più importante; un rinnnovo puntualissimo per rinnovare la fiducia in tutto quello che ha scelto prima e poi direttamente costruito: la Roma. Questa Roma. La sua Roma. Dall’altro ieri, se è possibile, anzi dalla sconfitta di domenica, se possibile, ancora più sua. Un rinnovo che a qualcuno potrebbe ricordare quello che una volta, tempo fa, il Milan fece fare a Inzaghi, nel pieno della sua carriera, nel giorno dell’infortunio più grande: è n questi momenti che parole come fiducia non sono parole, è in questo momento che si fa la differenza fra "vivere o morire" direbbe l’Al Pacino di Ogni maledetta do menica che un po’ somiglia a , soltanto che è ancora più preso nella sua parte. Il direttore sportivo della Roma sarà ancora il direttore sportivo della Roma. Se volete, semplicemente, il Direttore.

Da quando ormai un’estate fa non c’era che lui ad oggi, non ha smesso un giorno di girare il mondo, visionare filmati, farsi raccontare particolare, confessare i giocatori, convincere procuratori, stare al telefono con tutto il mondo (se possibile contemporaneamente) guardando l’ora legale e i fusi orari di qualche continente da scoprire, cercando di stare vicino alla squadra e all’allenatore (sempre difeso, sempre riscelto), agli umori più nascosti e segreti dello spogliatoio, cercando di inventarsi di tutto. Anche il rinnovo a questo punto. Come lo definì mirabilmente nel giorno del suo rinnovo (un altro rinnovo al futuro) " non è una persona serena", no: è una persona che vive con l’anima e il corpo le sue esperienze, che non riesce a non dare tutto in quello che fa. La garanzia più grande è che se non ci crede non fa niente. In un momento del genere, con le sanguisughe che si sono riaffacciate, i gufi nascosti che sono rispuntati dappertutto, le finte ipocrisie smascherate nel ghigno di chi non vedeva l’ora di vedere questa Roma, la Roma, l’unica che c’è, messa male, la firma di è una risposta più grande di tutto questo blaterare. Semplicemente a quello che ha sempre detto di voler fare: la rivoluzione.