IL MESSAGGERO (S. CARINA) - 
James Pallotta è stato di parola. Aveva promesso che sarebbe venuto a Roma per assistere all’ultima gara dei giallorossi contro la Sampdoria e domenica sera – a meno di ripensamenti dell’ultima ora - sarà presente all’Olimpico. In viaggio d’affari in Europa, l’imprenditore statunitense facente parte del consorzio capeggiato da Tom DiBenedetto, ha deciso di fare sosta anche nella capitale. Nonostante gli sia stato consigliato di non andare allo stadio, sembra proprio che invece voglia assistere all’ultima partita di campionato dei giallorossi. Chissà che effetto gli farà vedere l’Olimpico semivuoto (sinora non sono stati venduti nemmeno tremila tagliandi) e con un ambiente che non si annuncia dei migliori. Pallotta è reduce dai playoff Nba dove in impianti gremiti e ultramoderni i suoi Boston Celtics sono stati eliminati dai Miami Heats, abbandonando la competizione comunque fra gli applausi. 

Una doppia delusione alla quale Pallotta, azionista in entrambi i club, dovrà provvedere già nella prossima estate. Se per i Celtics, questa eliminazione sembra aver fatto calare il sipario sul ciclo di Garnett, Pierce e Allen, lo stop di Catania e la mancata qualificazione alla prossima Champions impone una rifondazione anche nella Roma. Intanto ieri, si è svolto un allenamento per pochi intimi a Trigoria, tanto che Montella ha deciso di aggregare al gruppo della prima squadra anche sei elementi della Primavera. Juan e Cassetti hanno svolto fisioterapia, lavoro differenziato per Doni, De Rossi, Greco e Perrotta. In vista di domenica, Pizarro torna dal primo minuto mentre sarà confermato il tandem d’attacco Borriello-Totti. A proposito del capitano: per ricordare e festeggiare il traguardo delle 206 reti in Serie A, nel pre-gara contro la Sampdoria, riceverà un riconoscimento da parte della Roma «per suggellare l’unione».