Viareggio, via col vento

02/03/2011 alle 10:46.

IL ROMANISTA (V. META) - C’è un vento gelido e tagliente a spazzare via le ambizioni della Roma, eliminata agli ottavi dalla Sampdoria al termine di una partita decisa da una serie di rigori quasi impossibili da battere, con i giocatori costretti a riposizionare di continuo il pallone spinto via dalle raffiche che hanno sferzato incessantemente San Giuliano Terme.

Per il secondo anno consecutivo i tiri dal dischetto sono fatali alla squadra di , che lascia il torneo non senza qualche rimpianto al pensiero di come sarebbe potuta finire con la Samp se le condizioni atmosferiche avessero consentito alle due squadre di giocare a calcio.

Rimpianti che raddoppiano se si considera che per la prima gara a eliminazione diretta, il tecnico aveva a disposizione un rinforzo come Stefano Pettinari, “prestato” dalla prima squadra, oltre a Enrico Citro e Filippo Scardina, richiamati dai rispettivi club. Tutti e tre in campo dal primo minuto contro la Samp, in un che sulla trequarti schiera Pettinari, Citro e Caprari, mentre


torna in mediana accanto a Viviani.



L’ex juventino Bruni risponde con un ordinato 4-4-2, il cui tandem d’attacco è composto da una coppia di centravanti puri, Zaza e Testardi. Su un terreno più vicino alla pozzolana che all’erba e con un vento fortissimo, il primo tempo conosce il primo sussulto solo al 20’, quando Pigliacelli è bravo a chiudere lo specchio della porta a Zaza lanciato a rete.

La Roma si fa vedere con un da lontano di Caprari, palla alta. Scardina lotta contro Masi e Patacchiola, Pettinari non è al meglio ma fa quello che può sulla destra cercando spesso la sovrapposizione di Sabelli, anche se per vedere un’azione davvero pericolosa bisogna aspettare la ripresa. Dopo un secondo grande intervento di Pigliacelli (in collaborazione con Antei) ancora su Zaza, al 26’ Sabelli pennella un lungo traversone sul secondo palo c’è , che in splendida solitudine può andare a colpire di testa: la palla esce di pochissimo. Intorno alla mezz’ora, Zaza prova ancora a superare Pigliacelli, ma Mirko è bravo a non lasciarsi sorprendere, poi Montini (subentrato a Scardina) apre con una spettacolare sforbiciata per Caprari, aggancio e palla al centro, spostata dal vento prima di raggiungere un compagno. Al fischio finale si va direttamente ai rigori: per battere il primo, Mladen ci mette quasi cinque minuti, visto che il pallone non ne vuole sapere di restare fermo sul dischetto.



Alla fine lo calcia in fretta e il suo finisce abbondantemente alto.
Dopo di lui, Viviani, , Caprari e Ciciretti non sbagliano, ma la Samp fa cinque su cinque e la Roma torna a casa.

 

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