
CORSERA (L. VALDISERRI) - Ognuno ha i suoi problemi, ma, prima di affrontare quelli della Roma, è onesto elencare gli assenti del Bari: Barreto, Kutuzov, Ghezzal, Castillo, Alvarez, Almiron, Belmonte, Salvatore Masiello, Parisi e lo squalificato Marco Rossi. Ecco perché il tecnico dei pugliesi, Ventura, alla notizia che Vucinic non è stato convocato ha trovato un sorriso amaro: «Allora possiamo andare a fare il colpaccio». Però non si può nascondere che anche la Roma abbia i suoi crucci: la classifica; i nervi tesi; lassenza di Vucinic; il pessimo umore di Pizarro.
Claudio Ranieri, alla vigilia della partita, ha toccato questi argomenti e ne è uscito il ritratto di una Roma alla ricerca di se stessa, che arriva da una sconfitta e un pareggio in campionato e si giocherà il suo futuro tra oggi e sabato prossimo, quando affronterà il Milan a San Siro. Per lallenatore non cè un problema fisico, anche se la Roma ha subìto 21 reti su 34 nella mezzora finale: «Dobbiamo migliorare sotto laspetto della concentrazione. Avessimo i quattro punti che abbiamo perso contro Bologna e Chievo, quando eravamo in vantaggio per 2-0, adesso faremmo altri discorsi».
Per la prima volta, Ranieri confessa che «la rosa è molto competitiva. Contro lInter è entrato Vucinic e abbiamo vinto, contro il Bayern è entrato Totti e abbiamo vinto. Lanno scorso guardavamo la rosa dellInter con un po di invidia, questanno ce labbiamo noi». Limportante sarebbe non avere troppi musi lunghi, ma qui il discorso è spinoso. Vucinic, uno degli scontenti, ieri si è arreso a un dolore muscolare alla coscia destra. La sua assenza riporta Totti tra i titolari, anche dopo la lite di Cluj con Nicolas Burdisso, che dovrebbe invece andare in panchina perché diffidato. «In ogni caso le mie scelte sarebbero state solo tecniche», ha detto Ranieri, escludendo punizioni per i riottosi.
Pizarro non è sicuro di giocare neppure in assenza di De Rossi, squalificato. Se restasse fuori anche oggi, preparatevi ai fuochi di artificio. «Non può essere al 100%, dopo linfluenza ha detto Ranieri e Julio Baptista non è stato convocato perché ci sono giocatori che mi convincono di più in allenamento». Cioè Okaka, uno di quelli che speravano di andar via a gennaio per giocare di più.
E invece dovrà restare, perché ad andarsene sarà Adriano, ormai con la testa in Brasile. Ma anche qui cè un problema: il Corinthians offre alla Roma di accollarsi quasi tutto lo stipendio e il Flamengo meno. Dove vuole andare Adriano? Al Flamengo.