La Roma si rialza

17/10/2010 alle 09:39.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Soffrendo sino all’ultimo secondo dei cinque lunghissimi minuti di recupero, la Roma ritrova, in un colpo solo, il successo, 2 a 1 contro il Genoa, e Totti. Il capitano, con un primo tempo chic e superbo, guida i compagni fuori dalla crisi. Resta, però, ancora a digiuno, lasciando la vetrina a Borriello, fondamentale non solo come realizzatore, e Brighi. La prova dei giallorossi non è esaltante, ma in un periodo tanto delicato contano solo i tre punti, utilissimi per risalire in classifica, sino qui angosciante. Il gioco resta scolastico, la paura c’è sempre: ci vorrà tempo per ritrovare il primo e scacciare l’altra.

Ranieri, senza e Vucinic, per vincere e soprattutto non rischiare va sul semplice. L’assetto, negli interpreti e nell’atteggiamento, è estremamente prudente. Gli undici gol subiti, con quello di Rudolf sono dodici per il peggior reparto della serie A, impongono la modifica tattica. Il 4-4-2 è di conseguenza statico e compatto, ma le due linee di difesa e centrocampo si abbassano fin troppo e la Roma si spezza, lasciando in avanti, da soli e ben distanti dai compagni, e Borriello. Tra le novità della serata, la posizione di , finalmente più vicino alla porta. E’ Borriello che va incontro a chi imposta, mentre il capitano si allarga, riuscendo a essere più lucido e più continuo che nel recente passato. Taddei, al rientro dopo più di un mese e mezzo di stop, e Perrotta sulle due corsie garantiscono la corsa. Servono per l’equilibrio. E per il fiato. Tocca ai due esterni accompagnare gli attaccanti. Non è, però, un caso che le prime tre chance giallorosse siano il frutto di altrettanti contropiede: l’impostazione scelta per la serata chiama le ripartenze. Due volte con Borriello che salta Eduardo e si lascia cadere, leggermente sfiorato in area dal portoghese, e più tardi sfuggendo a Dainelli e Chico, salta ancora Eduardo e di sinistro centra il palo; la terza con , tra le due del centravanti, con l’assistente Ghiandai che ferma il capitano anche se il fuorigioco non c’è. I tre lanci sono di Pizarro, recuperato in extremis: difficile rinunciare al cileno, fonte di gioco e punto di riferimento. Il , con il suo 3-4-3, è lento e prevedibile. Non basta Toni che fa salire i compagni, perché la fase difensiva è imbarazzante.

Su dormita di e Cassetti, però, Palacio offre a Criscito la palla del vantaggio, sprecata a lato. usa il cucchiaio per mandare in porta Perrotta. Tocco lento sull’uscita di Eduardo e Criscito può rinviare davanti alla porta. La Roma merita di passare. Grazie al suo capitano ci riesce un minuto dopo, al trentaquattresimo. Dalla destra la carezza di , sporcata da Criscito: Borriello piomba sul primo palo per il tocco di esterno sinistro che vale l’1 a 0 e la sua quarta rete in giallorosso, la terza in campionato. Il capitano, invece, cerca il gol che non trova dalla doppietta del 9 maggio al Cagliari. Trova, però, gli applausi del suo pubblico: per ora gli bastano.

Gasperini, dopo l’intervallo, si presenta con Rudolf al posto di Palacio, ma la Roma mette presto al sicuro il risultato: rasoterra di Borriello, dalla sinistra in mezzo all’area, velo di Perrotta e Brighi, anticipando la scivolata di Rossi, inventa la palombella, in spaccata, del 2 a 0 all’ottavo. Su torre di Toni, al quindicesimo, Rudolf calcia in corsa e colpisce la parte superiore della traversa, proprio come accade tre minuti dopo a Borriello, servito da al limite, con il sinistro forte e a giro. Il è più fresco, grazie alle altre due sostituzioni, Sculli per Ranocchia e Rafinha per Mesto. Burdisso, con vistosa fasciatura alla testa dal primo tempo per uno scontro fortuito con Cassetti, regge nel gioco aereo contro Toni. Juan è attento a coprire anche dalla parte di Riise, ancora non al top. Pizarro e Perrotta si arrendono dopo la mezz’ora, Ranieri ritarda il cambio, anche perché il cileno è già fuori, e Rudolf, con inserimento da sinistra e Cassetti in tilt da un pezzo, infila , indeciso sul da farsi, al trentaquattresimo, approfittando dell’inferiorità numerica dei giallorossi. Dentro Simplicio e Castellini. Il spinge, spaventando e il pubblico, ma e Borriello difendono palla e successo.