Okaka: Roma io me ne vado

07/10/2010 alle 11:51.

CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - « Non ci sto a rimanere ai margini altre due stagioni. Il mio futuro non lo vedo più a Roma, almeno per il momento. A gennaio meglio andar via ».

Figuriamoci se in questo momento Claudio Ranieri (che ogni domeni­ca deve pesare col bilancino le sue scelte) va a pensare proprio a lui, l’eterno ragazzo che sembra giochi da una vita ma che ha ancora 21 an­ni. Ma che allo stesso tempo si è un po’ rotto le sca­tole di essere considerato “giovane” per l’eternità.

PAROLE La realtà- spiega Okaka -è che la Roma ha fatto determinate scelte di mercato per cui adesso nel mio ruolo ci sono molti, troppi giocato­ri di grande valore. Ho un contratto che scade nel 2012, ma forse in questo momento è meglio ipotiz­zaredi andar via per un lungo periodo, magari re­stando in qualche modo legato al club giallorosso. Ho bisogno di giocare con continuità per più di un motivo. Perchè ho un fisico che mi penalizza se entro e esco, se gioco pochi minuti e poi arriveder­ci a chissà quando. Perchè devo capire quali sono i miei limiti. Perchè ho giocato e segnato in Pre­mier(4 gol col Fulham nei 5 mesi di prestito della passata stagione ndr),misurandomi già con un calcio ai vertici in Europa. Perchè pur essendo un grande tifoso della Roma e pur essendo ricono­scente a questo club che mi ha va­lorizzato, devo pensare anche alla mia carriera».

Dunque via a gennaio se la Roma darà l’ok (ma non ci dovrebbero essere problemi), ma dove? Okaka esclude di prestito («ho già avuto due espe­rienze...»), più probabile una sistemazione di nuo­vo in Premier League in squadre di seconda fa­scia come lo stesso Fulham o il West Ham, ma per lui si può aprire anche il mercato spagnolo.

E pensare che in ritiro, prima dell’arrivo di Bor­riello, Okaka era sembrato uno dei più in forma della Roma. «Sì, tutto filava liscio, non pretendevo mica una maglia da titolare. Poi però è successo qualcosa sia a livello di mercato che di gerarchie interne. Non sto qui a fare polemiche, di fatto mi sono ritrovato l’ultimo di una serie di grandi attac­canti e dunque destinato a non avere spazio. Per questo chiedo di poter andar via a gennaio. Sia chiaro, non ce l’ho con nesuno. Ranieri è stato sempre pro­digo di consigli. è un compa­gno di squadra iedale, campione eccelso ma ragazzo alla mano. In­somma, niente personalismi, è la situazione che si è maledettamen­te incartata».

Ma che sta succedendo nella Ro­ma? «Siamo tutti sorpresi da questo avvio stenta­to. Ma il gruppo c’è, è compatto, ne verremo fuori». L’Under 21, una vetrina importante. «Fondamentale per me in questo scorcio di stagio­ne. Mi dà l’opportunità di giocare e di mettermi in mostra. A Rieti ho già segnato in una partita deci­siva contro l’Ungheria. Un gol ai bielorussi sareb­be un vero toccasana».

 

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