Test Mapei: che cosa sono?

22/01/2019 alle 23:37.
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LAROMA24.IT - Questa mattina a Trigoria la Roma, dopo i dati raccolti durante il ritiro di luglio e alla fine di ottobre, ha svolto per la terza volta in stagione i test Mapei per valutare forza, resistenza e velocità. Questo tipo di valutazione fisica era stato già applicato da  ai tempi del  e viene adottato anche da altri club di Serie A tra cui la . L'idea dei test nasce all'interno del MAPEI Sport, voluto nel 1996 dal Dott. Giorgio Squinzi,  del Gruppo MAPEI con il Prof. Aldo Sassi, co-fondatore del Centro e hanno "la finalità di misurare le qualità più importanti per la performance fisica di questi atleti ed hanno quindi lo scopo di fotografare la reale condizione atletica del giocatori così da avere importanti informazioni per il processo di allenamento nel corso della stagione. La stagione agonistica calcistica dura diversi mesi ed è importante cercare di mantenere il maggior numero di giocatori nella miglior condizione fisica possibile nel corso dei mesi", spiega Ermanno Rampini, responsabile dello Human Performance Lab (HPL) di Mapei Sport.
Nello specifico i test atletici del Mapei monitorano costantemente la condizione fisica del singolo giocatore, con la capacità anche di prevedere il rischio di infortuni. Nello specifico prevedono:

Plicometria (esame di indice di massa corporea) - Attraverso la misurazione dello spessore del grasso sottocutaneo viene calcolato il rapporto fra massa magra e massa grassa e si effettua in abbinamento ad un test di valutazione funzionale.

Test di fatica neuromuscolare alla pressa eccentrica Mognoni - Con questo test è possibile valutare la capacità di un atleta di sostenere nel tempo elevati livelli di forza di tipo concentrico ed eccentrico (resistenza muscolare specifica). Grazie all’utilizzo di alcune stimolazioni elettriche dei nervi periferici, è possibile quantificare la fatica muscolare con un esercizio svolto alla pressa misurando la forza agli arti inferiori in condizioni di riposo e in condizioni di fatica.

Test Mognoni - Si effettua correndo per 6 minuti alla velocità costante di 13.5km/h per rilevare la frequenza cardiaca e la concentrazione finale di lattato nel sangue (attraverso un prelievo di una goccia dal lobo dell’orecchio): consente di definire le condizioni di forma dell’atleta dal punto di vista aerobico e di monitorare le modificazioni derivate dall’allenamento.

High-intensity intermittent test (HIT) - E' un test intermittente sul campo che consente di valutare la risposta fisiologica dell’atleta all’esercizio intermittente ad alta intensità: 25 metri di corsa avanti e 25 indietro in dieci secondi, poi 20 secondi di recupero. Terminato l'esercizio, vengono prelevate alcune gocce di sangue dal lobo dell’orecchio e misurati alcuni parametri tra cui il pH, i bicarbonati (potere tampone del sangue) ed il lattato a livello ematico.

Test di funzionalità neuromuscolare durante i cambi di direzione - Con l’utilizzo di alcune stimolazioni elettriche dei nervi periferici, si quantifica la capacità dell’atleta di sostenere a livello muscolare un esercizio intenso di cambi di direzioni (resistenza muscolare specifica). Il calciatore esegue una serie di cambi di direzione ripetuti e si valuta poi la funzionalità neuromuscolare del muscolo quadricipite. Con questo test è anche possibile identificare eventuali asimmetrie di forza degli arti inferiori in condizioni di riposo e sotto fatica.

Test di asimmetria di spinta nel salto - Consiste nell’eseguire una serie di salti sulla pedana dinamometrica e consente di individuare eventuali asimmetrie nelle spinte degli arti inferiori. Inoltre, evidenzia gli atleti maggiormente a rischio di infortuni muscolari a livello degli arti inferiori.

Test isocinetici -  E' un test di di contrazione isocinetico, effettuato quindi a velocità costante. Consente di verificare, in modo analitico, i livelli di forza muscolare alle varie velocità di movimento nel corso di contrazioni concentriche o eccentriche e misurare eventuali differenze tra lato destro e sinistro o valutare gli sbilanciamenti tra i muscoli agonisti e antagonisti. Anche queste valutazioni, come le precedenti, possono evidenziare rischi di infortuni.

Test di sprint per la corsa - Test di sprint di corsa sulla distanza di 20 metri (o su distanze scelte) in cui viene misurato, tramite un sistema integrato di fotocellule e radar, il tempo di percorrenza e la velocità istante per istante.

Test di forza esplosiva degli arti inferiori - Test che si basa su salti effettuati su una pedana dinamometrica  con i quali vengono valutate le componenti di forza esplosiva degli arti inferiori.

Per sottoporre ogni giocatore ai test, che rivelano dati su forza, velocità e salto, sono necessari circa 50 minuti. I test iniziano con elettrostimolazione con il muscolo a riposo per misurare la forza muscolare del muscolo a riposo e la potenzialità, poi si prosegue con un percorso da 6 minuti di corsa ad andatura costante: 25 metri in 10 secondi con 20 secondi di riposo. Infine ad ogni impulso sonoro il giocatore dovrà raggiungere il conetto posto sul campo. Al termine di ogni esercizio il giocatore è sottoposto a 3 prelievi per misurare l'acido lattico. Inoltre, ogni calciatore deve saltare su una pedana prima con due piedi, poi con uno per misurare la forza di ogni singolo arto. Ultimo esercizio è composto da cambi di direzione: appena terminata la serie da 13 subito il giocatore è sottoposto all'elettrostimolazione.

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