La traccia di Di Francesco: Atalanta 7 volte in fuorigioco. Mai così tante nella scorsa stagione

22/08/2017 alle 22:05.
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LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - La Roma ha vinto. E per questo ha già rispecchiato la volontà più alta di . Eppure il giorno dopo si cerca ansiosamente di unire i puntini del successo di Bergamo nella speranza di veder comparire il volto del nuovo tecnico. Il sacco è quasi vuoto visto che, per dirne una, la Roma è la squadra che ha tirato di meno tra le 20 scese in campo per i primi 90’ della stagione, dato ben distante dal pensiero difrancescano. Meglio guardare dall’altra parte allora, nella metà campo che più preoccupava nei pronostici e che invece ha stupito lasciando in costume e hawaianas, o quasi, prima di salutare affettuosamente il palo alla sua sinistra e riscendere negli spogliatoi. Piace la resa, sarà piaciuto meno il modo, con un atteggiamento fin troppo passivo per i canoni attuali. Tuttavia, a dar sollievo ai ricercatori arriva il dato dei fuorigioco: 7 volte l’ultima linea romanista ha fatto un passo avanti, lasciando gli attaccanti di Gasperini in posizione irregolare.

7 VIRTU’ CAPITALI – Il passaggio più complesso nell’applicazione del calcio del nuovo millennio è quello di accettare il paradosso, più volte verificato: si difende meglio allontanandosi dalla propria area di rigore. Complesso da comprendere, ancor più da mettere in pratica, soprattutto quando va raccontato ad un gruppo composto da individui con pensieri calcistici radicati e che, spalmandosi su una porzione di campo piuttosto lunga, ha raggiunto il record di punti. Invece, soprattutto nella parte più fredda della partita, l’inedito quintetto composto da 2 ex riserve, e Juan Jesus, una mancata cessione, , un ripetente come Bruno e il nuovo Kolarov, ha vietato la profondità all’Atalanta scegliendo di salire piuttosto che scappare.

I 7 fuorigioco assumono il contorno del "primo passo" specialmente se confrontati ai numeri dello scorso anno: in 38 gare di campionato mai la Roma aveva lasciato più di 6 volte un avversario sapientemente alle proprie spalle. Il “record” erano i sei offside fischiati contro Lazio e Crotone nel girone di ritorno. Ben 11 volte, invece, si era avvantaggiata della regola al massimo una volta, con gli zero registrati contro e Udinese nel girone di ritorno, Milan e proprio il dell’attuale guida romanista nel girone d’andata.

FUORI IL GIOCO – Se i 90 minuti di Bergamo potranno dare fiducia al laboratorio romanista che alla prima prova empirica non ha mandato in fumo il progetto per difficoltà di letture, andranno ripassate ancora a lungo le formule chimiche dell’attacco all’area avversaria. Perché ribaltando il numero fuoriesce tutta la distanza tra volontà e azioni: il conto dei fuorigioco fischiati nella metà campo dell’Atalanta è rimasto fermo a 1, segnalando l’assenza di attacchi alla profondità più che di attenzione nei confronti della legalità.  "Andare a vedere cosa c'è dietro..." recitava il motivetto del docente della scorsa stagione. Un cenno d’elettricità era visibile solo in alcuni smarcamenti alle spalle dei centrocampisti di Gasperini, poi l'attacco si spegneva quando avrebbero dovuto far contatto mezzale ed esterni offensivi. Se ne riparlerà con 3 punti in più. Come volevano tutti, ancora di più.

@MirkoBussi

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