Ranieri cerca il Settebello e difende Doni

21/02/2010 alle 09:20.

GASPORT - Meglio vedere l’Inter, che ha pareggiato con la Sampdoria e oggi potrebbe essere addirittura a -5, che la serata finale del festival di Sanremo. Claudio Ranieri, in qualche modo, se lo sentiva e quando gli è stato chiesto se lui sarebbe andato a Sanremo, come Marcello Lippi, ha fatto venerdì, l’allenatore della Roma ha risposto: «Ma come? Se io ho già cantato rose rosse...» giocando sulla omonimia con il cantante Massimo Ranieri. Ieri sera, dopo il pareggio con l’Inter, il tecnico ha detto ai suoi fidi: «Non possiamo farci scappare l’occasione di avvicinarsi ancora di più all’Inter». C’è voglia di mettersi alle spalle la sconfitta di Atene, ripartire bene, proteggere Doni dai fischi prevedibili dell’Olimpico. Le attese. Ma oggi la Roma deve battere battere il Catania: «Mi aspetto la reazione giusta dalla squadra dopo il k.o. di giovedì. Il Catania ci ha fatto soffrire in Coppa Italia quando era pieno di riserve, stavolta con i titolari sarà ancora più dura».

Claudio Ranieri, in qualche modo, se lo sentiva e quando gli è stato chiesto se lui sarebbe andato a Sanremo, come Marcello Lippi, ha fatto venerdì, l’allenatore della Roma ha risposto: «Ma come? Se io ho già cantato rose rosse...» giocando sulla omonimia con il cantante Massimo Ranieri. Ieri sera, dopo il pareggio con l’Inter, il tecnico ha detto ai suoi fidi: «Non possiamo farci scappare l’occasione di avvicinarsi ancora di più all’Inter». C’è voglia di mettersi alle spalle la sconfitta di Atene, ripartire bene, proteggere Doni dai fischi prevedibili dell’Olimpico. Le attese. Ma oggi la Roma deve battere battere il Catania: «Mi aspetto la reazione giusta dalla squadra dopo il k.o. di giovedì. Il Catania ci ha fatto soffrire in Coppa Italia quando era pieno di riserve, stavolta con i titolari sarà ancora più dura».

Ranieri è molto attento ai numeri. Chiusa a quota 20 la striscia dei risultati utili consecutivi, si concentra ora sulle vittorie di fila in campionato. La Roma è a quota 6. Dopo il pareggio di Cagliari del 6 gennaio — incassando due gol nei minuti di recupero — ha fatto percorso netto: con Chievo, , , Siena, e Palermo 18 punti. Non solo: all’Olimpico, ben 13 successi di fila, tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Ci sarebbe da gonfiare il petto e sorridere al mondo, ma è bastato perdere ad Atene per tornare a fare i conti con qualche malessere: i problemi ambientali di Doni, la gestione di Mexes, i sussurri di una flessione finora mascherata dalle vittorie, ma che le difficoltà di gioco incontrare con e Palermo non possono nascondere. Si parla di Roma fortunata e Ranieri non ci sta: «Quando si perde, è colpa nostra. Quandosi vince, siamo fortunati. Non mi sembra corretto». Ranieri avverte gli aspiranti contestatori di Doni: «Io dico sempre che bisogna tifare per la squadra. Se poi vogliamo fare dispetto alla moglie, tagliamoceli».

Idea Cerci. L’altra frase emblematica di questa vigilia è «ci siamo apparecchiati bene la tavola, ora spetta a noi decidere se mangiare o non farlo». È un avvertimento alla squadra e a chi potrebbe essere sazio senza aver mandato giù neppure un boccone. Ranieri conosce bene le atmosfere romane e in questi ultimi due giorni ha parlato a lungo con i giocatori. Ha sollecitato la reazione giusta dopo le svagatezze di Atene. Ha deciso di confermare Doni. Dovrebbe rilanciare Mexes. Alla fine della giostra, il quesito che lo tormenterà fino all’ultimo è: chi scegliere tra Menez, Cerci e Baptista? La sensazione è che nella formazione di partenza potrebbe esserci Cerci. Ranieri, ieri, lo ha definito «un grande talento, un giocatore da Roma». 

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