Conferenza stampa, ALISSON: "Ora tocca a me: sono stato male a giocare poco lo scorso anno. Totti da dirigente può aiutarci molto" (AUDIO e FOTO)

13/07/2017 alle 18:51.
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Interviene in conferenza stampa , al termine del primo dei due allenamenti previsti nel settimo giorno di ritiro. Il brasiliano, pronto alla sua prima stagione da titolare dopo un anno da "vice" di , risponderà alle domande dei cronisti dal ritiro di Pinzolo, dove la Roma sta svolgendo la prima parte del precampionato.

ASCOLTA L'AUDIO DELLA CONFERENZA STAMPA:

IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI :

 

 

E' cambiato l'allenatore ma non il dei portieri. Come ti sta preparando?
"Per fortuna nostra Savorani è con noi anche quest'anno. Abbiamo fatto già lo scorso anno un bel lavoro, ha fatto un grande campionato e anch'io ho fatto bene quando ho giocato. Questo è merito nostro ma anche di Savorani che ha fatto un gran lavoro con noi, quest'anno penso che possiamo fare anche di più. Stiamo lavorando per questo, abbiamo iniziato a lavorare forte"

Quanto abbiamo visto del vero lo scorso anno? Un giudizio su Greco e Romagnoli, i due giovani portieri
"Non ho giocato quanto volevo, quando non giochi tanto è ovvio che non fai il massimo. La misura del campo di gioco la prendi solo giocando, perché in allenamento è più stretto. Il ritmo di gioco si prende solo giocando, in questo posso migliorare. Il mio pensiero è di arrivare al top, di essere sempre il migliore. I due ragazzi sono bravi portieri, devono allenarsi e giocare giorno dopo giorno, allenarsi anno dopo anno. Per Andrea gli manca solo di giocare, sono pronti"

Su : secondo te cosa potrà dare da dirigente?
"Avere insieme a noi è sempre la cosa migliore, potrà avvicinare i giocatori alla dirigenza. Conosce bene ognuno di noi, ha lavorato tanti anni qui, sa come funziona tutto. Penso sarebbe un passo avanti per noi e facilitare le cose, lasciandoci più tranquilli a fare il nostro lavoro. E' un grandissimo"

Prime impressioni su
"Ci stiamo conoscendo poco a poco, abbiamo visto il lavoro fatto a . Sta facendo molto per far crescere la squadra, abbiamo già fatto un gran lavoro, abbiamo qualcosa da migliorare però penso che lui le sistemerà. E' un allenatore intelligente, un ex calciatore, penso che questo sarà un bene per noi"

Sei migliorato nelle uscite basse? Potresti diventare comunitario?
"Sì, sulle uscite basse è vero. Sono migliorato anche sui particolari, piccoli movimenti che ho imparato qui. Si fa un lavoro che ho fatto per tanti anni da giovane e poi purtroppo è stato lasciato perdere in Brasile. Per il passaporto è vero, mia moglie ha discendenze tedesche e italiane, stiamo lavorando"

gioca con la difesa molto alta. Che sensazioni hai? Ti mette preoccupazione?
"L'importante è allenarsi e prepararsi in campo. E' importante questo momento per allenarsi forte sempre, già lo scorso anno in qualche partita ho fatto interventi di 40 metri, questo succede in alcune partite. L'importante è allenare queste cose perché quando un esce deve avere sempre la misura giusta"

Potrebbe liberarsi il ruolo di vice. Ti piacerebbe Diego Alves come secondo?
"Per me è indifferente, faccio il mio lavoro. Mi interessa fare del mio meglio per la Roma, con i compagni. Ho rispetto per tutti, per quelli che sono al mio fianco, non dietro ma al mio fianco, perché mi aiutano tutti i giorni"

Szczeny le ha dato qualche consiglio?
"Non credo che ero il secondo, ho fatto il titolare nelle coppe e lui in campionato. Sono cresciuto molto grazie a lui, a , a Savorani. Szczensy ha una grandissima personalità, non gli frega di un errore, pensa sempre alla squadra. E' una grandissima persona anche fuori. Sono stato un po' male per aver giocato meno però questo non importa ora"

Cambia il suo modo di approcciarsi all'allenamento sapendo di dover fare il titolare?
"Non cambia nulla del mio lavoro, anche lo scorso anno quando sono arrivato non era sicuro che tornasse. La Nazionale? Certo che ci penso, per fare bene in Nazionale devo far bene qui a Roma"

Nel calcio moderno i portieri devono giocare anche con i piedi. Quest'anno non mi è sembrato di vedere tanti allenamenti con i piedi per i portieri, è così o lo vedremo più avanti?
"Forse sono migliorato un po' in questo aspetto. Abbiamo fatto due giorni qualche lavoro con i piedi, credo che il mister punti ad allenare prima il basico, la difesa. Ha fatto lavori diversi per attacco e difesa e credo che avremo tempo anche in America per questi allenamenti"

Gerson sembra il più chiuso e riservato. Cosa le manca per sbloccarsi?
"Solo giocare. E' uno che ha tanta voglia di giocare, però quando siamo in campo facciamo il nostro lavoro seriamente. E' arrivato qui, ha imparato la lingua, è giovane e ha tanto da imparare però credo debba avere un'opportunità per giocare e dimostrare il suo valore"

Affrontare il campionato da titolare ti mette pressioni ulteriori?
"Debuttare è sempre un'emozione particolare, c'è quel "freddino" sulla pancia, però non mi mette paura. E' arrivato il mio momento ed è quello che volevo fare lo scorso anno, farò il mio meglio per la Roma"

 

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