La Roma fa il Conte dei danni

07/05/2019 alle 13:19.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Senza , e a quanto pare, senza . L'attualità sembra infierire sulla Roma. Niente di definitivo, ma il flop rischia di essere doppio. L'obiettivo vitale della proprietà Usa è quasi sfumato a Marassi: 4° posto lontano e traguardo ormai vicino. E, al tempo stesso, il top coach si prepara a scartare il progetto giallorosso. Nel finale di stagione, insomma, lievita ulteriormente la delusione. Di . Ancora di più della tifoseria.

AVVICENDAMENTO INUTILE - Il cambio in panchina non è servito a invertire il trend negativo: in 2 mesi e 9 match (raccolti 15 punti su 27), il 3° posto rimane a 4 punti e il 4° a 3. come , fuori dalla zona . Addirittura indietreggiando: a dalla fine, dal 5° posto scende al 6°. E le rivali in fuga, l' e l'Atalanta, sono avanti per la differenza reti. Il Milan, invece, per gli scontri diretti. La tappa di Genova conferma che la Roma anche in quest'annata è stata sopravvalutata. Tecnicamente, tatticamente, fisicamente e psicologicamente. Attacca male, difende peggio. E si distrae sempre sul più bello. Oggi come ieri, senza gioco e anima. E senza 60 milioni in cassaforte.

EFFETTO BOOMERANG - Come se non bastasse, sta per decidere di fermarsi al Nord. A Le Iene, invece, conferma: «Al sessanta per cento allenerò in Italia». Niente di nuovo. Antonio ascolta la moglie Elisabetta che lo vuole rivedere in serie A. La signora indica al marito il campionato, non la città e quindi la squadra. L'allenatore lascia socchiusa pure la porta oltre confine. «Trenta per cento all'estero». Fermo non pensa di restarci, sarebbe la seconda stagione di fila: «Dieci per cento». Rimangono, dunque, le nostre 3 big: la ancora indecisa su Allegri, l' sempre impegnata con e la Roma libera da qualsiasi vincolo. Nella testa del salentino, questo è il podio per ambizione e progetto. parte dietro: il tecnico, del resto, conosce meglio gli interlocutori di Torino e di Milano. Il presidente giallorosso, però, spera fino all'ultimo di poter usare il passe-partout Petrachi, anche se è consapevole, lui come il suo management, di quanto la negoziazione sia complicata. Ogni giorno di più. Zhang, con la spinta di Marotta, è pronto allo scatto decisivo per battere in volata Agnelli, non del tutto convinto da Paratici e Nedved. La Roma rimane lì, spaesata e spiazzata in mezzo al guado, proprio nella stagione che già viene catalogata come fallimentare. L'unica chance di , se davvero vuole voltare pagina, è ingaggiare . Se non ci riesce, il clima in città diventa davvero pesante. Antonio sulla panchina dell', e non tanto su quella della , sarebbe lo smacco insopportabile per la proprietà Usa e ancor di più per la gente.

EXIT STRATEGY - I giocatori più rappresentativi sono stati avvisati che la trattativa con sta prendendo la piega peggiore per la Roma. Meglio dire loro la verità, anche a costo che qualcuno prepari in anticipo la valigia. «Chiedete a lui se arriva...» ha svicolato pure . Massara, il ds a tempo che presto lascerà il posto a Petrachi, gestisce la quotidianità. Non è certo lui, però, a occuparsi dei rinnovi/prolungamenti di contratto in preventivo dalla proprietà Usa: e Zaniolo, le priorità. A loro si dedicherà Petrachi. Il piano B, intanto,è come se non ci fosse. Eppure la Roma, come Antonio, ha il suo podio. Si conosce l'allenatore sul gradino più alto. Ed è nota l'alternativa: Sarri. Che, conquistata con il Chelsea la partecipazione alla , è vicino alla finale di Europa League e felice di restare a Londra. Il 3° sul podio, da tempo, è Gasperini. Ma, tenendo presente che c'è pure il Milan in agguato, il 4° posto con l'Atalanta lo avvicina più alla Grande Europa che alla Capitale. Bisogna aspettare la finale di Coppa Italia. Giampaolo spera, ma nessuno lo ha chiamato. Nell'attesa, non è da escludere che esca il tecnico a sorpresa. Dal cilindro. E non è detto che sia vuoto.

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