Raggi: «Tor di Valle, indagine interna. Berdini andò via per le sue calunnie»

25/03/2019 alle 14:10.
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IL MESSAGGERO - Dall’inchiesta sullo stadio alla crisi della giunta, dal nuovo rogo al Tmb Rocca Cencia fino alle scale mobili della metro A che si rompono, lasciando il Centro isolato. Virginia Raggi a tutto campo, intervistata ieri sera a “Non è l’Arena”, il programma di Massimo Giletti. La sindaca,come ha già fatto in questi giorni, passa al contrattacco e si toglie anche qualche sassolino contro ex collaboratori oggi avversari. Come Paolo Berdini, già assessore all’Urbanistica, “stadista” della prima ora, poi oppositore del progetto , infine uscito dall’esecutivo per delle dichiarazioni fuori le righe sulla sindaca: «È andato viaper lo stadio? No, è andato via perché disse che avevo l’amante...», ricorda oggi la sindaca. Berdini, infatti, parlando con un giornalista, ipotizzò una liaison tra la prima cittadina e Romeo, all’epoca capo segreteria. E se precisa «Io e Salvini andiamo molto d’accordo», in riferimento al ministro leghista dell’Interno, sull’arresto di Marcello De Vito, Raggi puntualizza: «Chiaramente sono furiosa, non ce l’aspettavamo. Ma abbiamo reagito immediatamente, con l’espulsione. Stanno accomunando M5S agli altri partiti, ma noi abbiamo avuto un arrestato e due ore dopo è stato espulso. Noi continuiamo a credere nel valore dell’onestà e legalità e appena capita un evento prendiamo le distanze». E le dimissioni “congelate” di Frongia: «La giunta non cade a pezzi, lavoriamo pancia a terra». Sul progetto stadio, la conferma dei dubbi espressi al Messaggero nell’intervista: «Io ho fatto una due diligence e alla luce di quanto accaduto ne sto facendo fare un’altra. È evidente che io non posso sottoporre l’amministrazione capitolina a un danno erariale perché poi paghiamo tutti». Poi ci sono le ultime emergenza. Quella dei rifiuti, di ieri sera: «Se questo non è un incidente ma un attacco, devono sapere che non ci fermiamo». E le scale della metro A: «Revochiamo il contratto con la ditta».

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