La Premier torna a tentare Edin: «Roma è ok, ma non si sa mai...»

16/10/2018 alle 13:25.
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LEGGO (F. BALZANI) - Il fumo di Londra torna ad annebbiare il futuro di . Non basta al bosniaco essere il giocatore di movimento più utilizzato e il più decisivo tra gol e assist. L'attaccante tra gennaio e giugno potrebbe finire di nuovo sul mercato, con la Premier pronta a riaccoglierlo proprio come era avvenuto 10 mesi fa quando solo il no della moglie Amra aveva impedito una dolorosa cessione al Chelsea di . Chi in questi anni ha vissuto le partenze di , o non si meraviglierà della notizia.
Ogni giocatore a Trigoria ha un prezzo e per ognuno va fatta una valutazione. E su , anche in queste ore durante il summit dirigenziale di Boston, le valutazioni sono le seguenti: l'età di Edin, le motivazioni e il destino di Schick. Sul primo punto pesa pure l'ingaggio che vorrebbe spalmare fino al 2021: da 4,5 a 4 milioni. Comunque troppi per un giocatore che il prossimo 17 marzo compirà 33 anni e che tutto sommato può ancora generare una plusvalenza (visto l'ammortamento basta venderlo a 15 milioni). E che - nonostante l'alto rendimento e la fresca tripletta in - è stato messo nel mirino di parte della critica per alcuni atteggiamenti sia in allenamento sia in partita. L'Edin rabbioso degli ultimi due anni si fa vedere solo a tratti.
Nonostante questo l'ex City nella capitale si trova benissimo, anche se ieri ha aperto a un possibile ritorno in Inghilterra dove lo segue soprattutto il
West Ham del suo ex allenatore Pellegrini oltre al solito Chelsea: «Ho vissuto quattro anni e mezzo grandiosi in Inghilterra, godendomi ogni minuto. Tornare in Premier? Forse è tardi per farlo, ma non si sa mai... Al momento, però, sono felice alla Roma». Al momento pure Schick vorrebbe dire lo stesso. E qui passiamo all'ultimo paragrafo. Il ceco in nazionale sembra un altro, ieri ad esempio ha segnato una doppietta contro l'Irlanda del Nord è raggiunto quota 301 gol in carriera, segno che il suo a Roma è un problema di testa più che di piedi. Togliere uno scoglio insormontabile come potrebbe aiutarlo per evitare una svalutazione sanguinosa. Entro il 1° febbraio 2020, infatti, la Roma dovrà versare un minimo garantito di altri 20 milioni alla Samp oltre ai 22 già pagati.

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