Di Francesco rassegnato: «Noi troppo remissivi e con pochissima qualità»

20/09/2018 alle 13:27.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «La differenza l'ha fatta la qualità». è deluso come mai. Non pensa alla rosa che è ancora da assemblare dopo la rivoluzione estiva, ma allo spirito ormai scomparso. «Se perdiamo tutti i duelli...». Timida e impaurita, la Roma che non riconosce più. In questa stagione, è come se fosse ancora al palo: appena 2 punti nelle ultime 4 partite. E in , dopo la frenata in campionato, subito ko. Normale a . Non, però, così. Arrendendosi prima di entrare in campo. «Abbiamo sofferto proprio sul piano della tecnica, le loro imbucate. E non abbiamo saputo rispondere allo stesso modo, sbagliando ogni scelta. E quando abbiamo avuto la chance per segnare, come quella con Under, non l'abbiamo sfruttata. Ha vinto chi ha meritato più, ma siamo stati troppo remissivi. E soprattutto poco qualitativi: perché già fai fatica a prendergli la palla ma se poi gliela regali e non riesci a uscire è più complicato». In 5 match, già incassati 10 gol. La fragilità della Roma è inquietante. , però, non chiama in causa nè Kolarov: «Mi preoccupo in senso generale: «Qui ci sono state cose buone e tante meno. Ma avevamo di fronte una squadra fortissima. Dobbiamo essere bravi a fare bene in campionato e recuperare questi giocatori che ci hanno trascinato in passato, è normale che da loro ci aspettiamo qualcosa in più. Sono felice per Olsen, non per i tiri che gli arrivano».

 
MESSAGGIO INEQUIVOCABILE - La Roma della ripresa è sembrata più in partita, alzando il ritmo e cercando la verticalizzazione. «Ho parlato con i ragazzi nell'intervallo, chiedendogli di osare di più. Ecco perché nel secondo tempo siamo migliorati. Se ci mettiamo solo a difendere fai fatica a portare a casa il risultato. Volevo di più negli ultimi 25 metri, non siamo stati bravi nell'ultimo passaggio». non considera azzardato l'esordio di Zaniolo proprio al Bernabeu. Premio per il ragazzo e avvertimento al gruppo: «Sì, un po' tutto. Vedo qualità in questo giocatore, non sono impazzito a schierarlo in . Ha qualità importanti, ha alternato cose buone ad altre meno: non c'era partita migliore per il suo esordio. Ha fatto una buona gara rispetto al contesto generale. È un calciatore della Roma, è giovane e bravo. Ha fatto quello che gli ho chiesto, quando i ragazzi li vedo vivi li metto dentro. In tribuna non è andato solo Kluivert. Io guardo gli allenamenti e decido su chi puntare». Chiede più personalità a questo gruppo: «E' vero che abbiamo affrontato il campione in carica, ma bisogna rischiare. Sennò è inutile giocare a calcio. Nel secondo tempo abbiamo avuto una buona reazione. Se avessimo cominciato la stagione in modo diverso, parleremmo di un'altra partita. E non ha senso parlare di chi non c'è più. voleva fare altre esperienze. E quando lo facevo giocare venivo criticato. Gli assenti  sono sempre i migliori, io voglio guardare avanti».

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