La storia di N'Zonzi: lo chiamavano "Il Polpo" e giocava centravanti

30/07/2018 alle 16:03.
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IL ROMANISTA (G. DE GENNARO) - «Non è soltanto un centrocampista fisico, ha molto calcio nei piedi»: parola di Ramon Rodriguez Verdejo, per tutti semplicemente Monchi. Furono queste le dichiarazioni del ds durante la presentazione al Siviglia di Steven N'Kemboanza Mike Christopher N'Zonzi, calciatore all'epoca acquistato dallo Stoke City con il difficile compito di rimpiazzare M'Bia, reduce dalla seconda vittoria consecutiva in Europa League.

Nato sul calare del 1988, precisamente il 15 dicembre, a La Garenne-Colombes - sobborgo distante dieci chilometri dal centro di Parigi - figlio di madre francese e padre congolese, ha mosso i primi passi nel Racing Paris. Dopo una sola stagione, è arrivato il primo grande balzo in avanti, il Paris Saint-Germain anche se non era ancora quello dell'emiro. N'Zonzi ha iniziato così ad allenarsi presso il centro sportivo di Camp de Loges, dove doti fisiche superiori rispetto ai coetanei hanno convinto gli allenatori delle giovanili ad utilizzarlo spesso nel ruolo di centravanti [...]. L'annata che ha cambiato la carriera di N'Zonzi è stata quella 2008-‘09: nonostante la retrocessione dell'Amiens nel Championnat National (la nostra serie C), Steven disputò un'eccellente stagione da regista davanti alla difesa.

La sua è stata una carriera un po' a scoppio ritardato, a rilascio graduale che lo portarono, dopo alcune settimane, ad attraversare la Manica per raggiungere il Blackburn [...]La retrocessione dei Rovers non fermò la scalata di N'Zonzi che, sul gong della sessione estiva del 2012, passò allo Stoke City esordendo da migliore in campo contro il Manchester City. «Il ragazzo è pronto per la », il commento del tecnico Tony Pulis sul nuovo acquisto. È con Mark Hughes in panchina (stagione 2013-‘14) che N'Zonzi ha trovato la sua dimensione preferita: l'allenatore lo ha liberato dai compiti di sola rottura per esaltarne le capacità di palleggio e verticalizzazione degne di un direttore d'orchestra. Nonostante i dissidi con l'assistente Mark Bowen che lo accusò di aver messo in scena una sceneggiata chiedendo la cessione, N'Zonzi fu il faro di uno Stoke capace di mettere in mostra un calcio atipico per la Premier League.

Nell'estate del 2015 arrivò così la chiamata del ds Monchi e il trasferimento al Siviglia per poco più di sette milioni di euro. L'adattamento in Liga fu abbastanza traumatico tra l'espulsione nella gara d'esordio, la salmonellosi contratta che ne limitò l'utilizzo e l'apprendimento degli schemi di Unay Emery. Nella seconda parte di stagione però arrivò la pronta risalita e la vittoria finale in Europa League, complice anche l'assoluzione nel processo intentato dalla moglie Lynda per violenza domestica, un procedimento che ai tempi dello Stoke lo costrinse a saltare la premiazione di miglior giocatore dell'anno. L'arrivo di Sampaoli sulla panchina del Siviglia permise a N'Zonzi di tornare a ricoprire il ruolo di faro di centrocampo, tanto da meritare il soprannome di "Polpo" grazie alle doti di recupero palla e distribuzione precisa e soprattutto repentina della stessa.

Una crescita costante che ha convinto il ct Deschamps a convocarlo e a farlo esordire con la nazionale maggiore nel novembre del 2017 contro il Galles per poi portarlo a Russia 2018, dove ha giocato quaranta minuti nella finale vinta con la Croazia laureandosi campione del mondo [...].

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