Lo sponsor, la Champions: così cresce la Roma

04/05/2018 alle 15:27.
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GOAL.COM (M. BELLINAZZO) - La Roma ha sigillato il più importante contratto di sponsorizzazione della sua storia. Per ironia della sorte il nuovo main sponsor giallorosso è l’ex partner del sconfitto nel turno precedente: Qatar Airways. L’accordo è “uno dei più importanti raggiunti da un club italiano”, come spiega in una nota il club di che dal 2013, dopo l’addio a Wind, aveva rinunciato ad avere uno sponsor di maglia non ritenendo congrue le offerte economiche ricevute nel frattempo. Wind pagava circa 6 milioni a stagione. Qatar Airways in qualità di Main Global Partner verserà nelle casse giallorosse tra i 12 e i 15 milioni a stagione (con i bonus) per i prossimi tre anni, fino al 2020/21. Qatar Airways che debutterà sulle maglie della Roma nella sfida con I Reds sarà il settimo sponsor nei 90 anni di storia del de club. L’interesse per la Roma è collegato anche al deal con cui Qatar Airways ha comprato il 49% di Meridiana lo scorso settembre con la nascita della compagnia aerea Air Italy pronta a far decollare gli aerei con la nuova livrea. Il main sponsor è un altro fondamentale tassello nella strategia di un club che da anni lavora per evolversi in una global sports entertainment company, puntando sulla contestuale crescita tecnica della squadra e della struttura aziendale, che oggi annovera dipartimenti specializzati e oltre 300 dipendenti.  [..] In effetti, la As Roma brucia ancora cassa. Tra il 2012 e il 2017 si sono accumulati 233 milioni di deficit (una media di circa 40 all’anno) che sono costati le sanzioni Uefa nell’ambito di un severo settlement agreement. La Roma sconta in questa stagione l’ultimo anno di penalizzazioni. I giudici contabili di Nyon dovranno pronunciarsi tra qualche settimana sul mancato raggiungimento del break even triennale al 30 giugno 2017. Lo sforamento è stato di una decina di milioni. [..] Per la Roma del futuro prossimo lo sblocco dei cantieri del nuovo stadio da 52/55mila posti sarà determinante. Dal punto di vista amministrativo, dopo l’ok politico del sindaco Virginia Raggi e quello della Conferenza regionale dei servizi, si stanno recependo le ultime prescrizioni imposte lo scorso dicembre e confluite nella variante urbanistica che l’Assemblea capitolina deve ora ratificare. La Giunta regionale dovrà poi emettere un atto che sostituirà ogni “permesso a costruire”, mentre dovranno essere espletate inoltre delle gare europee per i segmenti di lavori pubblici che accanto alle opere private andranno a comporre a l’area del nuovo stadio, il business park e le strutture commerciali. Per i cantieri, attesi al via entro la fine dell’anno, si prospetta un impegno di circa due anni e mezzo. Il traguardo della società giallorossa è quello di debuttare nella stagione 2020/21. Più o meno a sette anni di distanza dalla presentazione del primo progetto. Nei prossimi due mesi sarà assemblato un project financing da circa 800 milioni, una parte in equity e una a debito (intorno al 70%). Queste somme sono destinate allo stadio e alle sue “pertinenze” (dal museo alla “nuova Trigoria” per gli allenamenti). Goldman Sachs raccoglierà le adesioni dei finanziatori e una quota sarà sottoscritta dal Credito sportivo. La società veicolo che ha in pancia lo stadio, come la As Roma, è controllata (al 78% il club) dalla Neep Roma Holding di e dei soci Usa. Realizzato lo stadio sarà stipulata una convenzione tra le due realtà. La As Roma pagherà alla società veicolo un affitto analogo a quello che versa al Coni per l’Olimpico, 2,8 milioni all’anno, ma potrà beneficiare di ricavi extra che oggi non incamera: dal food and beverage ai parcheggi, dal museo allo store ufficiale. La As Roma si farà carico di una sessantina di milioni per gli interventi pubblici connessi all’impianto confermati  dopo la riduzione delle cubature commerciali e la contrazione delle misure compensative. Mentre il costo complessivo di tutte le nuove opere che sorgeranno a si aggirerà sul miliardo e mezzo.

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