Voleva andar via. Ora Perotti giura fedeltà alla Roma

16/03/2018 alle 12:50.
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Crotone, 13 mesi fa, Diego aveva deciso che se fosse rimasto Luciano sarebbe andato via dalla Roma. O, quantomeno, ci avrebbe provato. Adesso, sempre a Crotone, va con uno stato d’animo opposto: è un punto fermo della Roma, ha rinnovato il contratto, vuole chiudere la carriera europea in giallorosso. Sogna sempre di tornare in Argentina, al Boca, ma fino al 2021 non ha intenzione di muoversi da Trigoria. [...] Soprattutto adesso, che sta dimostrando di avere un carattere che la fra- se detta ieri sui social del club sintetizza perfettamente: «Contro lo Shakhtar abbiamo difeso come animali».

I suoi recuperi, su tutti uno al limite dell’area in cui è andato a sradicare il pallone dai piedi di un avversario, han-no fatto innamorare l’Olimpico, la foto di Tyson (Mike) che conteneva un messaggio al Taison (calciatore degli ucraini) ha fatto il resto: «In Argentina si dice che non bisogna vendere a pelle dell’animale prima di cacciarlo. Anche se sono uno che vive le partite in maniera calda, sono intelligente a non dire le cose prima della fine. Novanta minuti all’Olimpico sono lunghi». [...] «Cercheremo di vin-cere, con la o qualsiasi squadra. Quando si arriva a questo momento tutte le squadre sono forti. Sarebbe destino e sarebbe bello incontrare il Siviglia, una squadra dove sono cresciuto» ha aggiunto.

[...] Farà di tutto per andare al Mondiale [...] e le grandi prestazioni iniziano già da domenica a Crotone, quan- do dovrebbe far parte del tridente con ed : «Sfruttiamo questo momento per vincere. Ci è già successo di arrivare a un traguardo per poi andare giù. Devo fare il massimo per la Roma, che mi dà da mangiare, poi la nazionale sarà una conseguenza. Certo questa convocazione mi ha aiu- tato anche in ».

Aiuto è quello che avrebbe voluto poco più di un anno fa da quando, proprio a Crotone, il tecnico gli preferì , appena rientrato dalla Coppa d’Africa, e lo fece entrare nel recupero al posto di . L’argentino, che era stato provato titolare tutta la settimana, non la prese bene, volarono parole grosse e arrivò una frattura quasi insanabile, tanto che da quel momento giocò titolare solo 6 partite su 19 in cui, tra campionato e coppe, era a disposizione. Musini e liti però appartengono al passato: «Adesso mi sento nel momento migliore della carriera». E se pure domenica decidesse di farlo riposare la panchina non sarebbe triste come quella di un anno fa.

(Gasport)

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