Punto e Virgola, la vera mentalità vincente

18/03/2018 alle 15:11.
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La bellezza dello sport sta nel fatto che qualsiasi impegno attenda una squadra, o un atleta, si può avere la certezza di finire la sfida soddisfatti se si avrà fatto il massimo delle proprie possibilità. Ecco perché dalle parti di Roma non è mai piaciuto a nessuno lo slogan molto in voga in certi fortini settentrionali secondo i quali «vincere è l'unica cosa che conta». Non si lascino ammaliare, soprattutto i romanisti di ultime generazioni, dall'incubo della vittoria ad ogni costo, così condivisa nelle pieghe virtuali della vita ben rappresentate dai social network. Lasciate quelle frustranti ambizioni a chi attraverso la vittoria della propria squadra deve riscattare magari una vita che offre poche soddisfazioni. Chi ragiona così non apprezza l'importanza della preparazione necessaria ad arrivare ad un successo. E seguendo la distorsione della vittoria ad ogni costo è facile ragionare sui modi per raggiungerla quando di fronte c'è un avversario più forte o nel dubbio di non saperlo battere. Le peggiori nefandezze dello sport mondiale (doping e altre corruzioni) hanno fatto leva su quella molla. Provate a vedere invece adesso lo sport attraverso le lenti spesse di Eusebio Di Francesco, lenti che a volte sono state utilizzate addirittura per schernirlo, ovviamente per dar forza a qualche curiosa teoria sulla sua presunta inconsistenza professionale dopo una sconfitta. (...) A piace molto vincere, come a tutti gli sportivi che proprio per questo rispettano la sconfitta come inevitabile compagna, si spera passeggera, di vita. Ecco perché per preparare la partita di Crotone ha cercato in ogni modo di scansare il pensiero di quella col . Ogni cosa a suo tempo. Sapete che cosa ha scritto sul suo profilo whatsapp? Chi ha paura di perdere non ha il coraggio di vincere.

(Il Romanista - D. Lo Monaco)

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