Morte di Astori, via all'inchiesta

06/03/2018 alle 14:49.
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IL MESSAGGERO (G. CASARSA) - La procura di Udine ha aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti in relazione alla morte di Davide Astori, il capitano della deceduto nella notte tra sabato e domenica in ritiro con la squadra viola. Il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo, ha disposto per oggi gli esami autoptici sul corpo del calciatore. L'autopsia dovrà accertare se in relazione alla morte sono stati commessi eventuali reati. «Il quesito che ci sta a cuore ha rimarcato il procuratore è evidentemente capire la causa del decesso, verificare se fossero presenti nel determinismo causale che l'ha provocata incidenze di qualche tipo, come l'assunzione di qualche sostanza, e verificare anche se dal punto di vista della documentazione clinica che acquisiremo ci sono elementi per supporre che ci potesse essere questo esito così imprevisto in un ragazzo giovane». Il procuratore, ieri, ha precisato che Astori «era già morto da alcune ore quando è intervenuto il medico legale» e che nella stanza non sono state trovate tracce di assunzione di sostanze proibite. L'incarico è stato conferito, alle ore 10, all'anatomopatologo Carlo Moreschi e al professore dell'Università di Padova Gaetano Thiene, direttore del Centro di patologia vascolare, con specifica competenza in materia. Ai due esperti la Procura ha conferito «un quesito il più ampio possibile - ha spiegato il Procuratore - poi decideranno loro in concreto quali esami svolgere. Il nostro dovere è accertare se è successo per una tragica fatalità che nessuno al mondo poteva impedire, e allora il fascicolo verrà archiviato, o se c'era qualcuno che avrebbe dovuto percepire qualcosa. In quel caso dovremmo vedere chi e cosa». Il conferimento dell'incarico è stato notificato ai familiari di Astori, ancora presenti a Udine, che potranno decidere se nominare un proprio consulente di parte. Conosciuto l'esito dell'autopsia, stasera o al massimo domattina, la Procura firmerà il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari. Ecco perché sono stati già fissati i funerali a Firenze, giovedì mattina nella chiesa di Santa Croce, alle ore 10, dopo che da domani verrà allestita a Coverciano la camera ardente. Giovedì lutto cittadino.

 
LA STANZA - Intanto, emergono particolari sull'ultima notte di Astori nella stanza 118 dell'hotel Là di Moret. Nella stanza, al primo piano dell'ala nuova dell'albergo, dove il capitano della dormiva da solo era in ordine. Secondo fonti investigative, non è stato trovato nulla di anomalo. Il giocatore era steso a letto sotto le coperte. Il malore, un probabile arresto cardiocircolatorio per cause naturali, lo avrebbe colto nel sonno. L'ultimo messaggio via whatsapp Astori lo aveva scambiato intorno alle 23.30 di sabato sera con il compagno di squadra Marco , con cui aveva da poco terminato una partita alla play station. Il lo aveva avvisato che aveva dimenticato le scarpe nella sua stanza. Davide gli aveva risposto che le avrebbe prese la mattina seguente.
La Procura di Udine si era già occupata, nel 2015, di un caso analogo a quello del capitano della
. Si trattava di un friulano di 20 anni, Fabio Zuccheri, originario di Crauglio, giovane promessa del calcio, del Sevegliano, squadra di Promozione regionale, morto il 5 agosto per un malore improvviso sul terreno di gioco, al primo allenamento della stagione. Lo ha ricordato il Procuratore Antonio De Nicolo. Zuccheri si era accasciato a terra dopo un paio di minuti dall'inizio dell'allenamento ed era stato immediatamente, quanto inutilmente, soccorso. La Procura aveva inizialmente aperto un fascicolo per omicidio colposo e disposto l'autopsia. In quel caso erano state indagate anche tre persone: due medici liguri - prima di rientrare in Friuli il ragazzo aveva vestito le casacche di diverse squadre in Italia e da ultimo proprio in Liguria - e un dirigente sportivo. Le loro posizioni erano state poi archiviate proprio a seguito del responso dell'autopsia.

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