La partita dei diritti tv. Con le nuove regole Juve sempre avanti. Ma la Roma supera Napoli e milanesi

03/03/2018 alle 18:14.
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Tre considerazioni base. La prima: il montepremi crescerà, comunque ci guadagneranno tutti. La seconda: con i criteri della Melandri le big avrebbero guadagnato di più e il divario col resto della Serie A sarebbe cresciuto. La terza: con i criteri della legge Lotti piccole e medie gratteranno qualche prezioso milioncino in più, riducendo la distanza con le grandi. Niente di clamoroso, ma passi misurati verso una distribuzione dei proventi dei diritti tv più equa e un campionato, ci si augura, davvero più equilibrato [...].

Lo raccontano le proiezioni che in questi mesi hanno fatto e rifatto a Palazzo Chigi [...], due i numeri di partenza: il primo, 948.425.708 euro, è il totale dei proventi (già decurtato del 10% di mutualità) distribuito per il campionato 2016-17. Il secondo, 1.250.000.000 euro, è il valore, ipotizzato, della prossima torta da spartirsi. Probabilmente al ribasso [...].

Le risorse, attuali e future, vengono distribuite con i criteri della Melandri (40% in parti uguali, 30% in base al bacino di utenza, 30% per i risultati sportivi) e con i nuovi, fissati dal ministro Lotti insieme alla Figc, e appena «licenziati» dalla Presidenza del Consiglio. Ricordiamoli: 50% in parti uguali, 20% in base al cosiddetto «radicamento sociale» (gli spettatori paganti degli ultimi 3 campionati valgono il 12%, l’audience televisiva l’8%), 30% in base ai risultati sportivi. Qui, vale la pena specificare meglio: la posizione in classifica (12%) e i punti (3%) dell’ultimo torneo valgono il 15%; i risultati degli ultimi cinque campionati il 10%; i risultati storici nazionali e internazionali (dal 1946-47) il 5%.

Il confronto tra Melandri e Lotti produce un risultato inequivocabile: il gap tra la prima e l’ultima della classe si riduce, passando da un rapporto di 4,3:1 ad uno di 3,4:1. Non è ancora la democrazia inglese (1,6:1 il rapporto in Premier), ma la Serie A diventerà meno iniqua della Liga spagnola (3,7:1) ed equa quasi quanto la Bundesliga tedesca (3,2:1). In termini di milioni di euro, se con la Melandri oggi tra prima e seconda più ricche ne ballano 23 e mezzo, che diventerebbero quasi 31 con un montepremi da 1,25 miliardi, con i criteri del decreto Lotti oggi la distanza sarebbe di 15 milioni e dalla prossima stagione non arriverebbe a 20.

La [...] oggi porta a casa circa 104 milioni, che dal campionato 2018-19, con i vecchi criteri, sarebbero diventati (si ipotizza) 137. Con i nuovi parametri, invece, oggi avrebbe percepito circa 90 milioni, mentre dalla prossima stagione dovrebbe prenderne circa 118. «Solo» 14 in più del valore attuale [...]. Scompensi simili avranno i due club di Milano: il Milan sarebbe cresciuto dagli 80,5 milioni della stagione 2016-17 ai 106 del prossimo campionato, e invece dovrà «accontentarsi» di sfiorare i 90. L’ sarebbe passata da 76 a 100 ma finirà per pareggiare la cifra dei rossoneri. Il farà pari e patta: nel 2016-17 ha preso 71,5 milioni, l’anno prossimo ne avrebbe presi 94,2, ne prenderà 94,3. La Lazio crescerà di poco, da 76,1 a 76,8 (comunque 19 milioni in più dei 57,8 che incassa oggi). La Roma passa da 96 a 98,5, valore che nel prossimo campionato dovrebbe portarla al secondo posto della classifica delle più pagate, davanti alle milanesi, seconda solo alla . Rispetto alle cifre attuali, il club giallorosso sarà anche quello che farà il balzo più lungo: da 72,8 a 98,5, un incremento di quasi 26 milioni. Seguito dalla [...].

Incrementi importanti registreranno anche Sampdoria (18,8) e (17,2). Tra le piccole, l’unica a rimetterci sarà il Cagliari [...]: : l’anno prossimo guadagnerà circa 9 milioni in più, ma con la vecchia Melandri sarebbero stati dieci. [...]

(Gasport)

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