Florenzi, il mondo di mezzo tinto di giallorosso

20/03/2018 alle 12:15.
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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Io sono la via di mezzo». Ridendo, a La domenica sportiva ha regalato la miglior fotografia di se stesso. Anche se il riferimento di Alessandro era al passaggio generazionale in azzurro - dove lui rappresenta una sorta di trait d'union tra la vecchia e la nuova guardia - la definizione si addice perfettamente al suo status di calciatore. Terzino, mediano, ala: la sua collocazione in campo, è da tempo motivo di discussione (e divisione). C'è chi ha considerato (giustamente) questa attitudine un plusvalore che tuttavia spesso e volentieri si è rivelata un boomerang. Perché la convinzione di nel novembre del 2015 («È più forte di Dani Alves») si è rivelata una boutade. Per carità, Alessandro può giocare terzino ma non è il suo ruolo. E lo si capisce - oltre che dalle inevitabili difficoltà difensive che incontra quando affronta ali di valore - nel momento in cui viene spostato in avanti. In stagione è accaduto poche volte ma ha sempre lasciato il segno. Gol a San Siro contro il Milan, partita tutto sommato convincente con il , senza dimenticare l'ultimo ingresso a Crotone. Venti minuti nei quali ha chiuso la gara: due assist (il primo per il 2-0 di , l'altro per l'incredibile errore di Under) e tutti a casa. Non è un caso che in ritiro avesse deciso di cucirgli addosso proprio questo ruolo. Poi il calvario di Karsdorp e l'involuzione di lo hanno costretto a cambiare in corsa.

PRIMI CONTATTI - Ma la vita, può (ri) cominciare anche a 27 anni. ha gol nelle gambe, visione di gioco, corsa e lo spirito di sacrificio che può garantire quella copertura indispensabile per il di Eusebio. Che spera in cuor suo di tenerselo stretto. Anche in futuro. Alessandro, tra i calciatori che hanno il contratto che scade nel 2019, è l'unico che ancora non ha rinnovato. La novità è che dopo tanto silenzio e qualche rinvio di troppo, Monchi e l'agente Lucci hanno iniziato a parlare. Non sarà una trattativa che si chiuderà nel giro di una settimana, ma il primo passo è stato fatto. dopo aver fatto tutta la trafila nella Roma (parentesi Crotone a parte), è designato a diventare il capitano quando lascerà. Le richieste che ha mosso al club, sono da top calciatore. Per intenderci, sui parametri di . Monchi vuole tenerlo. Ma le intese si trovano in due.

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