Con gli arbitri ormai è rissa e i tifosi chiedono i danni

22/03/2018 alle 14:57.
immobile-caicedo-lazio

LA REPUBBLICA (G. CARDONE) - C’è posta per gli arbitri. Notificato nei giorni scorsi l’atto di diffida da parte del Comitato consumatori Lazio: ai direttori di gara si contesta “ l’errata applicazione del protocollo Var e la conseguente grave lesione degli interessi e dei diritti” dei tifosi biancocelesti che assistono alle partite facendo “ sicuro affidamento sull’ossequioso rispetto delle regole applicative”. Poi si elencano le 10 partite con i torti che hanno danneggiato la Lazio, si chiedono spiegazioni sul famoso rifiuto degli omaggi natalizi del club (gagliardetto e maglia) da parte di Calvarese dopo la sfida con il Crotone e si propongono alcune modifiche, a partire dal “rendere pubbliche le comunicazioni audio tra arbitri a assistenti al Var” e proiettare sui maxischermi dello stadio le immagini esaminate al monitor. Si chiude, l’atto, con la minaccia di azioni giudiziarie “ in caso di mancato riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della notifica”. Insomma lo scontro tra la Lazio e gli arbitri vive di iniziative senza precedenti e che non vengono frenate neanche dal timore dell’effetto boomerang. C’era già stata la citazione davanti al giudice di pace presentata da 11 tifosi, assistiti dallo studio legale Previti, per i fatti di Lazio- Torino. In quel caso l’errata applicazione del Var si contestava agli arbitri Giacomelli e Di Bello: il 25 giugno l’udienza. Oggi alle 15 invece si discute l’appello per la vicenda degli adesivi antisemiti attaccati in da tifosi biancocelesti ( emessi 14 Daspo) durante Lazio-Cagliari del 22 ottobre: in primo grado la Lazio fu condannata a una multa di 50 mila euro, il procuratore Figc Pecoraro chiede la chiusura dell’Olimpico per due turni. Il primo sarebbe Lazio- Benevento del 31 marzo, il secondo il derby ( in programma il 15 alle 20.45). La (delicata) decisione alla Corte Federale d’Appello presieduta dal giudice Santoro. Da Coverciano, intanto, Immobile ribadisce il suo sogno: « Vincere la Scarpa d’Oro sarebbe una grande soddisfazione. Per ora ho segnato gli stessi gol di ( che sfiderà domani a Manchester nell’amichevole Italia- Argentina, ndr), ma a Higuain non bastarono 36, insomma bisogna fare davvero una stagione super». Come quella di Ciro, che certo non vuole fermarsi sul più bello.

Clicky