Bonifico Mediapro: la Serie A respira e cerca il manager

27/03/2018 alle 14:23.
telecamere-campo

LA REPUBBLICA (S. SCACCHI) - Saranno più distesi i volti dei presidenti di Serie A, questa mattina nel salone d’onore del Coni al Foro Italico per l’assemblea con il capo della Polizia Franco . Merito del primo versamento effettuato da Mediapro per i diritti tv 2018-21 del nostro campionato: 50 milioni (64 con l’iva), anticipo della maxi- offerta da 1,05 miliardi a stagione. Pagamento “effettuato ventiquattrore prima della scadenza”, come sottolinea la Lega Serie A nella sua nota ufficiale.

Questo bonifico ha il sapore di uno scampato pericolo rispetto alle visioni catastrofiche di chi immaginava un ritiro anticipato dell’agenzia di , perplessa di fronte al limitato margine di azione lasciato dall’Antitrust. Sospiro di sollievo doppio per molti proprietari di club che devono portare in fretta prove di ricavi sicuri alle banche di riferimento per “scontare” gli anticipi necessari a programmare la prossima stagione.
A questo punto diventa più probabile la fideiussione da 1,2 miliardi da presentare entro la prossima settimana. Difficilmente la multinazionale guidata da Jaume Roures avrebbe lanciato sul tavolo la prima fiche senza avere alle spalle un’adeguata copertura finanziaria della somma rimanente. Senza dimenticare che la settimana scorsa l’imprenditore catalano ha incontrato a Milano il neo- presidente della Serie A, Gaetano Miccichè, top manager del gruppo Intesa San Paolo, una delle banche che potrebbero partecipare alla fideiussione.
Oggi a Roma il presidente di Banca Imi guiderà la sua prima assemblea di Lega. Resta un nodo sulla strada della sublicenza dei diritti: la grande freddezza di Sky. Continua a non esserci ancora una data sicura per l’incontro tra i manager di Santa Giulia e gli spagnoli. La diffidenza reciproca è molto forte. La tv di Murdoch ha alzato una barriera. Ma ora entrambe le parti devono sedersi a trattare. Non è escluso che il primo contatto possa andare in scena dopo la definizione dei pacchetti da parte di Mediapro che intende presentarli entro venerdì. Quella sarebbe la vera base per tentare un accordo. L’Antitrust ribadisce che non dirà nulla di più sulla modificabilità dei pacchetti. La posizione, secondo l’authority, è chiara: valgono i riferimenti del secondo bando e i limiti delle linee guida. Se Mediapro effettuerà cambiamenti più radicali, dovrà sottostare a un nuovo controllo di Antitrust e Agcom entro 60 giorni. Intanto Malagò continua con la sua politica di approccio pragmatico alle nomine: si vota solo se c’è la sicurezza dell’elezione. Vale anche per l’amministratore delegato: per questo ruolo il commissario della A continua a seguire Stefano Domenicali. Ma con l’ad della Lamborghini i tempi si allungherebbero. Prima comunque occorre chiudere la partita dei diritti tv che ora ha la prima vera certezza, valutata 50 milioni.

Clicky