Stadio Roma, scoppia di nuovo il 'caso' Grancio: polemica tra la consigliera e il capogruppo M5S Ferrara

14/02/2018 alle 03:24.
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REPUBBLICA.IT - In Campidoglio scoppia il caso di Cristina Grancio, la consigliera M5S già finita nei mesi scorsi nel 'mirino' per le sue posizioni critiche sul progetto del nuovo stadio della Roma a . Un nuovo capitolo della frattura con la maggioranza si è aperto dopo la notizia della presentazione di due interrogazioni, indirizzate alla sindaca Virginia Raggi e agli assessori competenti, presso gli uffici dell'Assemblea Capitolina sul progetto del nuovo impianto sportivo del club giallorosso, firmate dalla stessa Grancio con il consigliere di Sinistra per Roma Stefano Fassina.

A certificare la 'rottura' con i suoi colleghi sono le dichiarazioni del capogruppo M5S in Campidoglio Paolo Ferrara: "E' sua facoltà e sua prerogativa presentare un'interrogazione, sarà valutata senza problema. Poi se interrogasse anche se stessa sul suo futuro sarebbe anche meglio...".

Non si è fatta attendere la risposta di Grancio: "Io so molto bene di cosa faccio parte, dell'associazione M5S del 2009, quella che mi ha eletto - ha replicato la consigliera 'dissidente' all'Adnkronos - immagino che loro siano tutti passati nella nuova associazione nata il 20 dicembre 2017, quella di Di Maio, visto che mi hanno di nuovo eliminato dalla chat comune e ne hanno fatta una in cui si chiamano 'gruppo nuovo statuto'. Io sono rimasta nell'associazione che mi eletto". "Se lascerò il gruppo M5S in Campidoglio? Assolutamente no, io resto li dove sono stata eletta", ha precisato poi Grancio.

Dalla parte della consigliera "anti-stadio" si è schierato Stefano Fassina: "Sullo stadio per la Roma, sono gravi le minacce politiche di Paolo Ferrara, capogruppo M5S in Campidoglio, alla consigliera Cristina Grancio componente del suo gruppo. Invece di prospettare ritorsioni, affronti insieme alla sindaca Raggi il nodo politico: sullo stadio per la Roma, sono loro non la consigliera Grancio ad aver radicalmente contraddetto le promesse elettorali". Grancio, già finita nei mesi scorsi nel mirino per le sue posizioni critiche proprio sul progetto del nuovo impianto sportivo del club giallorosso, era già stata sospesa dal collegio dei probiviri, che aveva poi annullato il provvedimento di sospensione per un vizio di procedura.

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