Finchè la Roma Var…

17/12/2017 alle 13:57.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La notte gelida, e anche lunghissima, finisce con l’abbraccio più caldo. Sotto la Sud. La Roma, al fotofinish, ritrova il successo. Ma per esultare deve aspettare il verdetto del monitor. Regolare l’appoggio di , di petto, verso la porta del Cagliari: 1 a 0 all’Olimpico, risultato sofferto e in bilico fino al recupero, per il nuovo scatto in classifica. Dove, momentaneamente, raggiunge al 3° posto la , da affrontare nello scontro diretto sabato sera allo Stadium e oggi impegnata nel pomeriggio a . La vetta, comunque, è più vicina, dopo il ko dell’ a San Siro contro l’Udinese. Adesso, con la vittoria esterna contro il Torino,in testa c’è di nuovo il , ma i giallorossi sono a 4 punti e hanno sempre la partita da recuperare contro la Sampdoria a Marassi nel nuovo anno.

ROTAZIONE DI LUSSO – , dunque, allunga la striscia positiva in campionato: nelle ultime 9 partite, 7 successi e 2 pareggi. E ci riesce usando ancora il  che, pur non curando l’attuale mal di gol, quasi sempre gli ha permesso di andare a dama. Stavolta funziona più quello in corsa, con i cambi fatti nella ripresa. Dopo il pari di Verona, ecco 6 novità in partenza, con 2 innesti per reparto:  e  in difesa, Pellegrini e  a centrocampo e  e  in attacco. Il Cagliari è ordinato e ovviamente prudente nel suo 3-5-2 che prevede, in fase difensiva,  a destra e Padoin a sinistra, piazzati ai lati dei tre centrali. Il fortino di Lopez conta, insomma, su 5 sentinelle davanti al  Cragno. E l’atteggiamento paga: i giallorossi, pur avendo sempre il controllo del match, faticano nella prima parte, a costruire occasioni da rete. L’unica chance è il destro di , forte ma centrale: Cragno respinge. Nessun rischio. Qualche errore nel fraseggio consente a Joao Pedro e Pavoletti di ripartire, agevolati dal dinamismo di Barella che spesso li accompagna.

TRIDENTE INEDITO – Schick prova ad adattarsi al ruolo, ancora da metabolizzare, di esterno offensivo. E, anche se si impegna a rimanere largo sulla destra, tende comunque ad accentrarsi. Non ne approfitta  che, con la corsia libera, avanza meno di quanto dovrebbe. E lo stesso Pellegrini rinuncia a infilarsi da quella parte. La Roma, insomma, si ritrova a giocare, in alcune fasi della partita, con il doppio centravanti, fino a passare, al minuto 27 della ripresa, al 4-2-4. Schick, insomma, è come se studiasse in campo i movimenti che gli chiede  che, per la prima volta, gli ha dato spazio dall’inizio insieme con  e , punti di riferimento dell’attacco dall’inizio della stagione.

MATCH INFINITO – Proprio , fuori dal coro fino all’intervallo, è decisivo all’inizio della ripresa, quando conquista il rigore, sfuggito all’arbitro Damato che, dopo aver ammonito il centravanti per simulazione, va davanti al monitor, su input del Var, cambia la decisione e toglie il giallo all’attaccante, atterrato da Cragno.Che però si fa perdonare, intuendo il tiro, piatto lento e scontato, di  che sbagliò, in questo torneo, la trasformazione anche contro l’Udinese. La Roma alza il ritmo. Interviene Lopez: Farias per Joao Pedro. Risponde : per Pellegrini. Si fa male Barella: dentro Deiola. Farias grazia . In campo, nel finale, pure per il diffidato e, prima del recupero, Under per Schick. Solo al 4° minuto dei 6 di recupero il gol di , confermato anche con il Var, su punizione tagliente di Kolarov e respinta incerta di Cragno. Il leader della difesa, la migliore del torneo con 10 gol subiti (12° clean sheet stagionale), per festeggiare con la Sud deve aspettare un paio di minuti. L’1 a 0, però, è al sicuro: Damato indica il centrocampo. Il tocco è di petto e fa tagliare alla Roma il traguardo.

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