Il PUNTO DEL LUNEDI' - Sconcerti: "La Roma ieri era stanca, non ha mai corso davvero". Garlando: "Compromessa una vittoria covata nella sofferenza"

27/11/2017 alle 16:29.
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LAROMA24.IT - La Roma si ferma a Marassi contro il : due punti persi per la squadra di che era andata in vantaggio con guizzo di , ma il risultato è stato compromesso dal fallo da rigore di su Lapadula, assegnato con intervento del VAR, che ha decretato anche l'espulsione del capitano giallorosso. Lapadula pareggia bloccando il risultato sull' 1-1. La Roma è a -3 dalla con una partita in meno.

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

IL CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)

(..) Intanto arrivano piccoli risultati a sorpresa. Roma e Lazio si fermano (..). La Roma ieri era stanca, non ha mai corso davvero. È un momento questo in cui nessuno gioca davvero bene. È il vecchio novembre di tutti i tempi, solo più siccitoso. Prima c'erano i campi pesanti a caratterizzare l'autunno, oggi gli impegni di Coppa. Hanno tutti bisogno di un respiro. Il se lo può permettere, le altre meno. Tranne l' che ora aspetta -. (..)

CORRIERE DELLO SPORT (S. CHIOFFI)

(..) Domenica di malumori per la Roma, spiazzata e punita dalla grave ingenuità di , che si è fatto espellere senza giustificazioni provocando il rigore del pareggio di Lapadula. Una leggerezza, una reazione che ha messo in trappola i giallorossi. Il capitano ha chiesto scusa a , ai compagni e ai tifosi. Ma le sue parole non ricompensano la Roma, costretta a bruciare una vittoria a Marassi e a interrompere a dodici la striscia record di successi consecutivi in trasferta. (..)

GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)

(..)  La Var ha falciato la gioia Capitale. Due tele-rigori hanno permesso a e di rimontare Roma e Lazio. I giallorossi pagano la nuova sconcertante bullata di . Dalla gomitata del 2006 il ragazzo ha imparato pochino. Compromessa una vittoria covata nella sofferenza e due punti pesantissimi in una corsa che si annuncia combattuta e fondamentale per il futuro del club. Il capitano... non segna dal primo ottobre. (..)

IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)

Due gesti scellerati, profondamente diversi tra loro, ma in tempo di Var egualmente decisivi. Si può e si deve discutere quando e come gli arbitri facciano uso della tecnologia, ma nei due episodi in questione l'attaccante biancoceleste è stato imprudente, mentre il capitano giallorosso ingiustificabile. a Genova e Caicedo all'Olimpico sono i protagonisti di due pareggi che hanno un peso notevole sulla classifica, nell'immediato e nel prossimo futuro. Roma e Lazio, buttando via due punti, hanno perso l'occasione di mantenere il passo delle rivali, pur avendo ancora una gara da recuperare con Sampdoria e Udinese. Quello che poteva essere un "bonus" da giocarsi con uno stato d'animo più leggero, ora è diventato un obbligo assoluto di non commettere altri passi falsi. In un campionato così equilibrato al vertice, non decideranno solo gli scontri diretti: saranno infatti fondamentali anche i punti persi come quelli contro e . La delusione per i due pareggi è profonda, oltre il risultato. Seppur con difficoltà, Roma e Lazio meritavano la vittoria e non hanno certo fatto peggio di , e . Che al contrario delle due romane però, pur soffrendo gli avversari, hanno portato a casa quanto volevano. I risultati sono importanti, ma non possono essere l'unico criterio per giudicare prestazioni e valori di una squadra. Roma e Lazio dovranno ripartire facendo tesoro di quanto accaduto, forti delle loro indiscusse qualità. Calendario alla mano, la squadra di può arrivare allo scontro del 23 dicembre contro la , guadagnando punti durante gli incroci dei bianconeri con e (..)

LA STAMPA (G. GARANZINI)

(..)  Detto che Roma e Lazio, anche per via della partita in meno, non finiscono qui, e che il rigore contro i laziali più che da Var è da videogame, questo è un campionato che proprio per la fragilità di seconde e terze forze saranno gli scontri diretti a decidere. La a gioco lungo ha fatto il suo contro il Crotone, ma sa bene che venerdì sera al San Paolo sarà tutt'altra musica.

IL TEMPO (T. CARMELLINI)

(..) La squadra di a Marassi ha giocato praticamente a una porta, dominando l'intera partita non riuscendo però a scardinare la difesa alzata da Ballardini per oltre un'ora. Poi il gol di prima del suicidio giallorosso firmato che, nel tira e molla di maglie e corpi in area, rifila un ceffone in pieno viso a Lapadula. La partita va avanti fino all'intervento della Var: implacabile. (..)

LEGGO (R. BUFFONI)

Domenica amara per Roma e Lazio, fermate entrambe sull’1-1 maturato via Var. Per la Roma c’è poco da recriminare. A Marassi la moviola ha fatto il suo lavoro che è di portare all’attenzione dell’arbitro una grave irregolarità non vista: , che, in area, colpisce Lapadula con uno schiaffo. Inevitabile il richiamo di Mazzoleni a Giacomelli che, vedendo le immagini, non può non punire i giallorossi con rigore e rosso. All’Olimpico (e in Udinese-) il Video Assistant Referee è stato invece utilizzato con molta incoerenza. Alla è stato concesso un rigore per fallo su Caicedo su Pezzella, azione che Massa aveva visto e giudicato facendo proseguire l’azione, sfociata in una prodezza di Strakosha su rovesciata dello stesso Pezzella.  Poi il richiamo di Fabbri, la visione del Var e il cambio opinione di Massa. A Udine, invece, Di Bello concede un rigore molto dubbio al senza che il Var Minelli gli chieda di rivederlo (o Di Bello, sicurissimo del fatto suo, rifiuta. Chissà). Nicchi, capo degli arbitri, ha sempre rivendicato la discrezionalità arbitrale anche con l’avvento del Var. Ma forse così è troppo.

LA REPUBBLICA (M. CROSETTI)

(..) Le antiche questioni di centimetri diventano faccende di fotogrammi, viviamo o non viviamo nella civiltà dell’immagine? E allora immaginiamo che l’anno scorso sarebbe stato squalificato con la prova tv, ma forse (forse) la Roma avrebbe vinto. Sposti la camera di qualche metro e cambia un mondo: il rigore dato al sembrava dubbio nell’inquadratura frontale, ma è evidente da dietro. Ragazzi, niente fretta: stanno arrivando le partite probabilmente decisive, l’incrocio multiplo tra , , e Roma (i bianconeri le affrontano tutte entro Natale) e allora la certezza del diritto (quasi, ma ci siamo capiti) ammette qualche minuto di attesa in più. Non correre, amico Var, anche perché ci divertiamo mentre stai per emettere il verdetto, un’attesa piena di emozioni, sfumature, passioni e sguardi. Poi, in Spagna non vedono un gol di dentro di mezzo metro: cavernicoli! Nel campionato dove i migliori perdono pochi punti negli scontri indiretti, Roma e Lazio sono invece riuscite a sciuparne 4, due a testa. (..)

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