Ecco il Qarabag, la squadra che gioca con il peso della storia

26/09/2017 alle 13:59.
qarabag-fc

«Il Qarabag è qualcosa di più di una squadra: è un modo perché la nostra storia non sia dimenticata». Con queste parole l'allenatore Gurban Gurbanov, 45 anni, parla di un conflitto silenzioso in cui, dal 1992 al 1994 sono morte oltre trentamila persone e ha provocato quasi un milione di profughi detti IDP (Internally Displaced People), cioè sfollati che non hanno varcato confini internazionali.

Agdam, la città in cui il Qarabag è nato non esiste più e anzi, è diventata una città fantasma dopo essere stata rasa al suolo durante il conflitto tra Azerbaigian ed Armenia. Dopo che il Nagorno-Qarabag decise di rendersi indipendente dall’Azerbaigian per unirsi all’Armenia, che durante gli scontri prima distrusse e ribattezzò la città (Akna) che nel 1951 era stata la culla della squadra che domani affronterà i giallorossi.

Il Qarabag era la squadra dei profughi, che un tempo venivano portati allo stadio in pullman per tifare, ma ora, grazie ad Abdullbari Gozal, magnate iraniano di origini turche alla guida dell’Azersun Holding, è diventata la squadra fiore all’occhiello dello Stato, fulcro della nazionale, che vanta una rosa (del valore di circa 18 milioni) ricca di 14 tra stranieri e atleti di doppio passaporto.

(gasport)

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