Lotito mister deroga e le battaglie perse

13/05/2017 alle 03:25.
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REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Non si arrende perché non è certo nel suo carattere ma Claudio Lotito ultimamente sta perdendo una battaglia dietro l'altra. Su tutti i fronti, tranne quello sportivo. Lì, tanto di cappello: la sua Lazio è in finale di Coppa Italia e si è già qualificata per l'Europa League, che non vale la , d'accordo, ma è pur sempre una Coppa europea che le italiane hanno fatto male a snobbare in questi anni (e difatti non l'hanno mai vinta). Poi, la sua Salernitana, in B, sta facendo un campionato più che dignitoso, e ha sfiorato pure i playoff.

E' sull'altro fronte che Lotito sta rimediando schiaffoni uno dietro l'altro. Partiamo dalla serie A: la Lega, come si sa, è commissariata da Carlo Tavecchio. Lotito ha cercato sino all'ultimo di votare, ha proposto come presidente Raffaele Squitieri (ex n.1 della Corte dei Conti, 75 anni: largo ai giovani...), con la speranza di essere rieletto lui in consiglio federale dove vuole togliersi ancora qualche sassolino. Niente da fare: molti club non ne vogliono più sapere del "lotitismo" e stanno pensando come loro rappresentanti in Figc a Marotta, ad della , e , ad del . Marotta che come noto, fu pure insultato da Lotito.

In Federcalcio, a via Allegri, non c'è più la stanza al quinto piano dove Lotito si "parcheggiava" per tutto il giorno, approfittando del fatto che il suo amico Maurizio Beretta, detto anche "dimmi Claudio", non si faceva mai vedere. Lotito si piazzava lì e da lì lavorava per sé e per le sue società. Poco per il calcio. Anche se di calcio, di norme, di regolamenti, di escamotages, ce ne capisce, eccome. Una rete di amicizie che andava da Galliani e sino a tanti magistrati e membri della cosidetta giustizia sportiva (dicono i maligni che Lotito abbia avuto voce in capitolo su alcune nomine). Tutto questo, almeno per ora, è sparito. La Lega di A è commissariata, e chissà se a Tavecchio basteranno 6 mesi per venirne a capo.

Bloccato lì, ecco che Lotito ha scoperto l'esistenza della Lega di B: prima la snobbava, anche perché a guidarla c'era il suo ex amico, ora nemico, Andrea Abodi. Il prode Claudio, snobbato dalla A, ha tentato un paio di volte di farsi eleggere presidente dei cadetti. Niente da fare. Gli mancano 12 voti (in terza votazione): c'è vicino, pare sia intorno alle dieci preferenze, ma per ora è stato bloccato dal gruppo guidato da Stirpe, presidente del . La Figc ha dato l'ultimatum: due settimane di tempo per eleggere il presidente o arriva anche lì il commissario. Tavecchio, giustamente, comincia a stancarsi: è stato rieletto il 6 marzo e tutto è fermo.

Lotito non è certo tipo che si arrende, ha costruito la sua carriera (calcistica) grazie alle tante, troppe deroghe, di cui ha goduto ed è sempre riuscito a sfuggire alle trappole della giustizia ordinaria (è coinvolto ovviamente anche nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Milano sui diritti tv con i suoi amici , Galliani, Bogarelli e c.). Lotito il grande tessitore, ora segna il passo. Mercoledì sfida la del suo nemico Marotta per la finale di Coppa Italia e cercherà di prendersi la rivincita almeno sul campo, visto che il Palazzo (per ora) gli ha chiuso tutte le porte...

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