La Coppa Italia che per la Roma inizia stasera sarebbe giusto chiamarla "Coppa Spalletti": nei quattro anni passati in giallorosso Spalletti è arrivato in finale tre volte contro l'Inter, vincendo in due occasioni. «E io posso dirlo, quando alzi queste coppettine, come le chiamate voi, inizia una vita nuova, tutti si sentono più forti. E la Roma ha necessità di vincere».
In conferenza ieri Spalletti è tornato anche sulle parole di Salah che aveva spiegato come il tecnico toscano è ossessionato dalla vittoria: «Sì, mi riconosco nella definizione di Salah – ancora l’allenatore –. Qui siamo tutti ossessionati dalla Roma, dalla voglia di dare tutto. La Roma diventi un moto perpetuo: siamo sulla strada buona, per quanto visto ultimamente. Vale pure per la partita di Coppa Italia: bisogna vincere, punto. Altrimenti mostriamo di essere mediocri. E nella Roma i mediocri non ci possono stare».
Spalletti ha parlato anche di mercato, svelando che Defrel è un giocatore che gli piace: «Un giocatore è andato via (Iturbe, ndr) e va sostituito, solo quello ho chiesto. Ma qui non c’è l’annuncio “A.A.A. cercasi apprendista”. Non c’è tempo per lavorare su un apprendista, serve un professionista che dia subito il rendimento, che sia dentro l’esasperazione del nostro calcio e dei nostri risultati, uno a cui spiegare al massimo un po’ di teoria, ma che la pratica la conosca bene. Musonda qui non giocherebbe. Il ruolo? Un centrocampista offensivo, un attaccante esterno che magari possa anche dare il cambio a Dzeko. E se gioca in Italia tanto meglio. Defrel è un grande giocatore – ancora Spalletti –, ma non sono io a dover fare nomi. Ci sta pensando Massara insieme al presidente, è lui che alla fine decide, è lui che deve tirare fuori i soldi». L'amministratore delegato del Sassuolo Carnevali però ieri ha tolto dal mercato l'attaccante: «Deve adeguarsi a quello che vuole la società»
(gasport)
