Il bivio di Totti, entro due mesi la decisione

15/01/2017 alle 14:33.
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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Forse l’inverno l’ha fatto sentire per la prima volta davvero umano. Una cosa è certa: il 2017 che è appena iniziato costringerà a scegliere se diventare grande oppure no. Di fronte ha un bivio: continuare ad allenarsi ogni giorno, con il freddo ogni anno più pungente, per continuare a fare quello che sognava da bambino, il calciatore. Oppure sedersi - materialmente - e accettare la scrivania che il contratto da dirigente già in tasca gli garantisce.

È la prima volta che il capitano della Roma deve pensarci davvero. Un anno fa, quando qualcuno sommessamente gli suggeriva di farlo, lui scuoteva la testa: «Gioco un altro anno». Non stavolta: un dolore all’anca, un risentimento al tendine d’Achille, in mezzo una brutta influenza con ricaduta che qualche malizioso ha persino voluto guardare con sospetto: tutto in poche settimane. I primi sintomi d’usura in un corpo bionico che da undici anni sopporta senza soffrirne una placca di metallo infilata nella tibia e ha superato la frattura del perone, un intervento al e qualche centinaia di infortuni muscolari. Ha deciso di regalarsi del tempo: appuntamento a primavera, almeno altri due mesi prima di capire se la sua storia con la Roma finirà il prossimo 28 maggio all’Olimpico contro il oppure proseguirà ancora un anno.

Certo rispetto a quando, due anni fa, giocava con la febbre a Cagliari per non lasciar soli i ventenni Verde, Sanabria, , pare passata un’eternità. Oggi si accomoderà sulla gelida panchina di Udine senza sapere se gli chiederà ancora di dargli una mano: l’ultima volta in campionato il 27 novembre contro il , con un solo minuto festeggerebbe le nozze d’argento con la sua Roma, il 25esimo anno solare in campo. Prima di decidere aspetterà la passerella di Sanremo - quasi un antipasto delle attenzioni che la tv promette di dedicargli “dopo” - ma soprattutto il ritorno in campo. Per vedere se dopo tutti quegli acciacchi invernali riesce ancora a sentirsi utile.

Appuntamento con (o il ) non prima di marzo, quando la Roma si troverà a discutere con per capire se il tecnico deciderà di rinnovare il contratto oppure cederà a qualche chiamata invadente da Premier e serie A. Nell’agenda densissima del presidente comparirà a fine stagione pure l’appuntamento con : vice capitano in scadenza come il capitano e il tecnico, tre colonne senza futuro (ancora). Pure lui deve scegliere: concedersi un esilio dorato negli Usa o discutere con il club un prolungamento per spalmare i 6 milioni annui di oggi su due annualità. Un consiglio, magari, farà in tempo a chiederlo a .

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