Roma, dentro o fuori: la notte con il Porto vale già la stagione

23/08/2016 alle 13:25.
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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Novanta minuti ad agosto possono dirti chi sarai a giugno. Non c’è solo il valore economico della partita, non c’è solo l’ambizione sportiva: il Porto per disegna, a sette giorni appena dall’inizio della stagione ufficiale, le prospettive della Roma. Partecipare o meno alla fase a gironi della passa da qui, dall’Olimpico. Vinci e hai già vinto, magari poi puoi pure pensare di “regalarti” Borja Valero. Perdi e devi gestire le conseguenze del primo fallimento prima ancora che sia settembre. Ma il pallone ha la forma di un salvadanaio: la qualificazione garantisce flussi di cassa in entrata per almeno 28 milioni, se tutto andasse male. Anche 35 con un po’ di buona sorte. Precipitare in Europa League fa aprire un paracadute da 11 milioni, ma non evita il fallimento sportivo. E fallire vuol dire indebolirsi anche economicamente. E quindi vendere, se non subito a gennaio, un pezzo pregiato.
Da stasera la Roma saprà come riprogrammarsi: più del peso di , più delle parate di o conterà la gestione dell’1-1 dell’andata. A però la certezza che basti non prender gol per qualificarsi sembra una trappola: «Fare troppi calcoli rischia di abbassare il livello della nostra qualità. Non ci affidiamo al destino, noi alla partita vogliamo andarle incontro, perché aspettiamo di viverla da otto mesi. Siamo a casa nostra e vogliamo fare i padroni».
La casa sarà un po’ più piena del solito, visto che la , a sei mesi dall’ultima volta (col a febbraio), è di nuovo sold out o quasi. Magari darà una mano a combattere contro un paio di tabù: negli ultimi 6 anni l’unica italiana che ha superato indenne la selezione all’ingresso della è stato il Milan nel 2013. Hanno fallito Samp e Udinese, e Lazio. C’è poi quella specie di maledizione che s’è annodata ai destini europei della Roma americana: 7 sconfitte in 15 gare di e soltanto due successi. Tutti all’Olimpico, il fattore su cui prova a puntare : «Averlo pieno renderebbe tutto meno difficile per noi, e più complicato per loro. Sarebbe quasi come giocare in dodici». Dovrà accontentarsi però di 35mila persone, e non solo perché i romani sono ancora in vacanza.
Dalla “vacanza” tornerà il romano , risparmiato sabato con l’Udinese per non lasciare scoperta la squadra stasera, visto che mancherà già Vermaelen, squalificato. Accanto a lui, nella difesa senza (su cui è tornato a mettere gli occhi il Chelsea), debutta in Bruno Peres, con Jesus e il tremebondo . Il leader dietro sarà , che non voleva restare, a centrocampo , che non è voluto partire. Pure torna dall’inizio: i due rigori realizzati in campionato hanno fatto dimenticare un po’ il “musino” di Oporto dopo la sostituzione. A tifare contro la Roma, oltre ai duecento portoghesi attesi all’Olimpico, pure e : con i giallorossi fuori, i primi a guadagnarci (circa 8 milioni a testa dai diritti tv) sarebbero loro.

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