Roma bifronte: attacco super ma difesa e tifo sono le zavorre

06/10/2015 alle 13:56.
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GASPORT (C. ZUCCHELLI) - La sensazione è che il giorno che i giocatori della Roma ritroveranno l’entusiasmo che avevano dal primo giorno di alla notte del 7-1 contro il Bayern, allora a Trigoria si potrà veramente credere allo scudetto. I problemi tattici ci sono, vedi i tanti gol incassati, quelli fisici pure, ma la Roma avrebbe l’organico per battere quasi tutte le squadre della A. Il guaio più grande di e dei suoi sembra essere questa continua lotta contro se stessi e contro il mondo esterno che li porta a divertirsi raramente in campo e — spesso — a faticare nell’aiutare il compagno in difficoltà.

MUTUO SOCCORSO - ne ha parlato una volta, lo hanno fatto poi anche e : richiami all’unione e alla compattezza in campo, tutti aspetti che negli ultimi mesi sono andati persi. Gli arrivi di , e e il rientro (forse affrettato) di sembravano aver portato una boccata d’aria fresca, ma non è bastato. Così come non sono bastati lo straordinario avvio di stagione di e o la continuità di . La Roma fatica a trovare la quadratura del cerchio — oltre che un undici titolare — e questo si vede. Alterna prestazioni scintillanti (, il primo tempo di Palermo, ma anche la battaglia contro il ) a serate da incubo. E non ha compattezza difensiva, è costretto a fare gli straordinari e sulle fasce è emergenza. In compenso però davanti le cose vanno bene e magari a trascinare la squadra potrebbe essere, come nel 2013, Gervinho, tutto gol, corsa e sorrisi. A lui, a sorpresa capocannoniere, il compito di guidare gli altri e, magari, insegnare qualcosa anche a , il muso lungo del gruppo. L’argentino, dopo un promettente avvio, sembra tornato quello di un anno fa e con la concorrenza che c’è sarà difficile risalire. Non ne ha bisogno : è il centravanti titolare, appena guarirà riprenderà il suo posto con la speranza di ripercorrere le orme di Pruzzo e Batistuta.

L’AMBIENTE - Il Bomber e il Re Leone erano gli idoli dei tifosi, quando la Sud e la squadra si trainavano a vicenda. Oggi, con la curva in protesta contro il Prefetto e il presidente Pallotta, la Roma gioca in un Olimpico silenzioso e semideserto. In una squadra che ha bisogno di entusiasmo per credere nello scudetto, è una zavorra pesante.

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