Romagnoli e la Roma. Le spine sono troppe

02/07/2015 alle 13:32.
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GASPORT (D. STOPPINI) - Pare quasi un voler cambiare il segno del destino. Ma e la Roma sembrano aver deciso che il fidanzamento non sarà mai un matrimonio. Ormai s’è capito: quella scappatella di un’estate fa in direzione Sampdoria era la spia di qualcosa di più grande. Molto non quadra intorno a un difensore centrale ambito da mezza Italia — forse pure tutta —, che per una richiesta di tre giorni di ferie e soprattutto qualche soldino in più in busta paga sta scappando pian piano da Roma. E dalla Roma, ovvero da una squadra in cui, al netto delle condizioni fisiche di , si giocherebbe il posto da titolare e certamente disputerebbe una quantità importante di partite da titolare.
UN ANNO DOPO -  E allora sì, pare davvero un po’ come cambiare il segno del destino. Perché Romagnoli non sarà mai stato un tifoso della Roma. Ma il 3 marzo 2013 debuttò da titolare all’Olimpico (seconda presenza in assoluto in Serie A) segnando un gol, avversario il . Non sarà un tifoso giallorosso, . Ma nel giorno dell’ultimo derby era allo stadio a tifare per i suoi amici e la sera era a festeggiare nello stesso locale della squadra. Tutto pareva apparecchiato. Perché una squadra che sta aspettando e nel frattempo ha salutato Astori, certo non si dovrebbe porre il problema se riaccogliere in rosa uno come Romagnoli, a maggior ragione dopo una stagione alla Sampdoria giudicata positivamente da tutti i punti di vista. Le chiavi di lettura, in questa storia, sono molteplici. Un po’ di punti fissi però vanno : il calciatore, con quella stramba richiesta di tre giorni di vacanza in più, ha provocato un piccolo strappo. Se per chiedere un aumento di stipendio o per stimolare una cessione, in fondo poco cambia. E poi c’è la società, che — pù o meno in concomitanza dello stop nell’affare Gervinho-Al Jazira — non ha fatto nulla per nascondere il caso Romagnoli, fissando quasi immediatamente un ipotetico (provocatorio?) prezzo di cessione a 30 milioni di euro. Come a dire: chi lo vuole, bussi pure, ma bussi forte. , nel caso non si strapperebbe i capelli. E la stessa società non deve impazzire per le qualità del difensore: un anno fa la sua tournée in Usa fu un disastro sotto tutti i punti di vista. Fu allora che la Roma partorì l’idea Astori, per poi cedere Romagnoli alla Samp. Pareva un arrivederci. Forse era un addio. E il destino, nel caso, se ne farà una ragione.

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