E Pallotta manda Zecca a controllare

25/04/2015 alle 15:16.
juventus-roma

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - In attesa che James Pallotta sbarchi a Roma prima della fine della stagione (il viaggio nella capitale è ancora in forse); è arrivato a Trigoria il suo braccio , Alex Zecca. Di origine italo-americana, socio del presidente romanista nella Raptors e suo amico fraterno, Zecca accompagna Pallotta nelle sue visite romane già da un paio d’anni e negli ultimi 6 mesi è venuto in Italia anche da solo perché grande appassionato di calcio. Stavolta però la sua presenza (ieri ha assistito anche a parte della conferenza di e al derby Primavera con e Zanzi) sembra avere un valore simbolico diverso, visto che è partito dagli States subito dopo il pareggio interno contro l’Atalanta. In questo momento, pur avendo massima fiducia nei dirigenti che ci sono a Trigoria (come ha avuto modo di confermare via qualche giorno fa), Pallotta sa che avere un suo uomo a Roma (o a Milano, come stasera) può essere per lui una risorsa in più per avere più chiaro il presente ma, soprattutto, il futuro.

SUPERVISORE - Il prossimo anno poi, sia Zecca che il presidente intensificheranno la loro presenza e non soltanto perché servirà accelerare sul progetto stadio: Pallotta si è convinto che stare più spesso a Roma e far più spesso parte della vita operativa del club potrà essere soltanto un bene e avrà accanto a sé il suo braccio , che sarà una sorta di supervisore. Zecca però non ha e non dovrebbe avere neanche in futuro incarichi ufficiali nel board giallorosso (al Bernardini non ha un ufficio personale), visto che il numero uno della Roma è convinto di avere già a disposizione i dirigenti che gli servono, come qualità e quantità, per il suo progetto. E guai a sostenere il contrario: Pallotta è pronto a prendere il mano il suo smartphone per smentire tutto via .

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