La Roma travolta dai fischi. Iturbe, infortunio grave

01/02/2015 alle 10:13.
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CORSERA (G. PIACENTINI) - Quarto pareggio consecutivo in campionato (il sesto nelle ultime otto giornate), la vittoria che manca dal 30 novembre scorso (4-2 contro l’Inter), la che in caso di vittoria ad Udine volerebbe a +9 e il alle spalle che si fa sempre più pericoloso. Un infortunio pesante a partita - ieri è toccato ad , che ha rimediato una doppia distorsione al ginocchio e alla caviglia destra - da dover fronteggiare: è senza dubbio il momento più delicato da quando siede sulla panchina della Roma. «In un periodo in cui abbiamo tanti problemi - le parole del tecnico francese a fine gara - c’è solo da apprezzare la reazione della squadra. Eravamo sotto di un gol e di un uomo,ma nel secondo tempo abbiamo dato ritmo e fatto di tutto per vincere. Diciamo che la fortuna non ci aiuta». Ancora una volta la squadra ha accusato dei lunghi passaggi a vuoto. «Sul piano della concentrazione dobbiamo fare di più, la reazione del secondo tempo è da grande squadra: fisicamente e tatticamente conosciamo la strada da seguire per allontanare la sfortuna che ci corre dietro da un po’. Quando una squadra va meglio nel secondo tempo rispetto al primo può significare solo che fisicamente sta bene». Ancora una volta sono arrivati i fischi dell’Olimpico. «I nostri tifosi vorrebbero vederci giocare sempre come abbiamo fatto nella ripresa, e vogliono vincere. Non ci siamo riusciti, ma sappiamo che le cose andranno meglio quando potrò fare delle scelte: ora non ce l’ho. Aspetto Gervinho e Doumbia, dobbiamo stringere i denti e fare di tutto per tornare alla vittoria, a cominciare da martedì in Coppa Italia con la ».

Autore del pareggio, il brasiliano . «La Roma non vince più perché non riusciamo a segnare un gol più dell’avversario. Le cose stanno andando al contrario, ma dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro. Non è bello fare quattro pareggi consecutivi per una squadra che vuole vincere lo scudetto». La gara con l’Empoli ha messo in mostra i soliti problemi. «Le cose non vanno bene, dobbiamo cercare di capire perché in ogni partita nel primo tempo non entriamo con l’atteggiamento giusto e prendiamo gol. Anche al livello psicologico non stiamo bene, i tifosi fischiano e alcuni di noi vanno un po’ giù, giocare nella Roma è difficile e bisogna avere l’esperienza per indossare questa maglia. Il ? Non dobbiamo guardare alle nostre spalle ma davanti».

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