«Pareggite» Roma. Garcia: «In ripresa»

26/01/2015 alle 09:55.
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CORSERA (G. PIACENTINI) - Due vittorie e cinque pareggi nelle ultime 7 partite di campionato, la volata a 7 punti di distanza, l’ennesima partenza col freno a mano tirato. Ci sarebbero tutti gli ingredienti per cominciare a parlare di crisi, ma a fine gara cerca di valutare gli aspetti positivi del pareggio di Firenze. «Sono sereno e tranquillo - le sue parole - ognuno fa la sua strada, eravamo venuti per vincere anche se sapevamo che sarebbe stato complicato. La reazione è stata importante, abbiamo disputato un ottimo secondo tempo. È vero che potevamo fare meglio in avvio, ma cerchiamo di vedere le cose positive: abbiamo incontrato un’ottima , con tanta qualità. All’inizio siamo stati troppo lontani dai nostri avversari, abbiamo fatto il contrario rispetto a quello che avevamo preparato: se invece di difendere in avanti andiamo indietro, poi è difficile trovare le verticalizzazioni. Nella ripresa ho rivisto la Roma ambiziosa capace di creare occasioni e di fare gol. Il problema è essere più effaci in zona d’attacco, peccato non aver trovato il raddoppio».

Prima della partita il d.g. Mauro aveva aperto all’arrivo di un attaccante. «Non è il momento di parlare di mercato. Sono contento di quelli che hanno giocato davanti: nei pochi minuti in cui è stato in campo ha mostrato le sue qualità, si è mosso bene e non siamo stati bravi a trovarlo. L’attacco ha funzionato, ha dimostrato di essere un calciatore con grande talento, se continua così sarà meglio per lui e per noi». Lo aveva detto prima della partita che se avesse segnato non avrebbe esultato. Ha mantenuto entrambe le promesse, Adem , anche se il suo settimo gol in campionato non ha consentito alla Roma di vincere la partita. La formazione giallorossa ha messo in mostra vecchi vizi, concedendo troppo alla . «Non abbiamo avuto particolari problemi, sapevamo che la era un’ottima squadra con tanti calciatori forti. Nel primo tempo sono stati più bravi ed erano meglio, nel secondo siamo usciti in maniera diversa, abbiamo giocato solo noi e creato delle occasioni. Abbiamo segnato ma non è servito per la vittoria, però dobbiamo tenere la testa alta e guardare avanti. Dopo il gol non potevo esultare, conosco tante persone a Firenze, ho avuto rispetto per loro e per la maglia che ho indossato per tanto tempo. La mia posizione? Mi piace stare dietro le punte, è quello il mio vero ruolo ma ho detto tante volte che posso giocare sulle fasce o al centro, non è un problema».

A meno sette dalla vetta, la corsa scudetto è sempre più in salita. «Non guardiamo la - ancora il serbo - la strada è ancora tanto lunga, ci sono molte partite da giocare e non molliamo fino alla fine. Vediamo cosa succederà». Nelle prossime ore - uscito dal campo nel corso del primo tempo per una forte contusione - si sottoporrà ad esami strumentali per escludere lesioni al ginocchio sinistro, quello operato a marzo dell’anno scorso che lo ha tenuto fuori per nove mesi.

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