Tra Totti e Lotito è già arrivato il tempo del derby

18/11/2014 alle 09:44.
totti-purgato

CORSERA (T. PELLIZZARI) - Finché si scherza si scherza, ma quando a chiedono se tiferà Lazio sabato, quando i biancocelesti sfideranno la , la battuta per una volta gli viene meno istantanea: «È una bella lotta: chiudo gli occhi, quello che succede succede». Va bene così, tanto l’ambiente è neutrale: Milano, sala Buzzati, all’interno della sede della Gazzetta dello Sport e del Corriere della Sera.

Tutto il calcio italiano che conta è riunito per la consegna al capitano della Roma del premio Giacinto Facchetti – Il bello del calcio, giunto alla sua nona edizione. Il riconoscimento, nato per iniziativa della famiglia del leggendario terzino (scomparso nel 2006) e della Gazzetta, gli è stato assegnato dalla giuria composta da Gianfelice Facchetti (figlio di Giacinto), dal presidente del Coni Giovanni Malagò e dal direttore della Gazzetta Andrea Monti. Un premio che arriva nel ventesimo anniversario del primo gol di in serie A e che ha come motivazione il più evidente punto in comune fra i calciatori delle due epoche: la fedeltà a una sola maglia, oltre a quella azzurra della nazionale. Volendo è un premio alla carriera (come il Pallone d’oro che il d.s. della Roma chiede per il n. 10). Francesco, però, è ancora lontano dall’addio. Tanto da prendersela se viene sostituito, anche se ammette che manca poco al momento in cui dirà basta. Nel frattempo, sabato riprende il campionato. «La “crisetta” della Roma non ha niente di strano, anzi: ogni squadra ne ha almeno una per stagione. Comunque, l’abbiamo superata».

E anche se al derby mancano poco meno di due mesi, come si fa a non parlarne dopo la proiezione del video in cui, tra i tanti gol, spunta quello alla Lazio seguito dall’esposizione della celebre maglietta «Vi ho purgato ancora»? Stavolta, però, la battuta viene bene al presidente dei biancocelesti Claudio Lotito (sì, a festeggiare c’era anche lui): «Sto comprando diverse farmacie a Roma per adeguarmi, se capitasse di nuovo». E pensare che, a Milano, il derby è già questa domenica…

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