Roma, che mazzata

22/10/2014 alle 09:59.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il gap tra il Bayern e la Roma è ancora impressionante. Esagerato e, per certi versi, quasi avvilente, anche se adesso è il caso di tenersi stretto il secondo posto nel gruppo E, ancora 2 punti di vantaggio sul grazie alle reti di Doumbia e Natcho che hanno permesso al Cska di pareggiare a Mosca in rimonta. È bastata la notte dell’Olimpico da record d'incasso per rendersi conto di quanto il club bavarese sia più avanti. Tatticamente e tecnicamente. Con Guardiola che dà l'ennesima lezione di calcio della sua carriera, nello stadio in cui alzò la sua prima da tecnico del . La cinquina in 35 minuti, invece, fa subito venire in mente la goleada della Germania contro il Brasile, nella semifinale dell'ultimo mondiale a Belo Horizonte, con i tedeschi capaci di segnare addirittura 5 gol in 29 minuti, anche perché il punteggio alla fine è lo stesso: 7 a 1. Raffica di reti, come in allenamento. I giallorossi sanno bene che cosa significa subire il tiro al bersaglio: crollarono proprio con l'identico passivo all'Old Trafford, il 10 aprile del 2007, contro il Manchester United di Ferguson e Cristiano Ronaldo. All'epoca in panchina c'era Spalletti. Stavolta l'umiliazione è toccata a che, il 7 novembre 2012 a Monaco, perse 6-1 con il Lille proprio contro gli avversari di ieri sera (i primi 5 gol, però, in 33 minuti).

PEP DA MAESTRO La differenza l'ha fatta Guardiola. Che si è presentato con titolare, ovviamente fischiatissimo, nella difesa a tre. Per mettersi a uomo contro il tridente giallorosso: Boateng, il centrale su , Alaba e l'ex romanista a scambiarsi Gervinho e . Il 3-4-1-2 con Mueller e Lewandoswski davanti, Goetze trequartista e Robben e Bernat sulle fasce ha presto avuto lameglio. , pur partendo con il e quindi con più avanzato, si è accorto presto di non aver preparato bene il match. La Roma si è allungata e il Bayern si è di conseguenza divertito. Entrando in mezzo o sui lati.

BUCO A SINISTRA L'errore più evidente in partenza: Cole confermato contro Robben. Ma il mancino, specialmente se bravo come l'olandese, si ferma di solito con chi usa il piede . si comportò allo stesso modo contro il Cska: scegliendo per marcare Tosic. La mossa funzionò. Il forfait di ha complicato tutto. Il brasiliano si è arreso nel pomeriggio e il greco ha dovuto prendere il suo posto a destra. Sarebbe stato giusto intervenire in corsa. Tant'è vero che, dopo l'intervallo, in campo è entrato Holebas e non più l'inglese. Anche l'altro cambio tra i due tempi è parzialmente servito: per . Per rianimarsi sul 5 a 0 (mai successo alla Roma in coppa nel primo tempo), raccolto superlativo dei campioni di Germania: Robben, Goetze, Lewandowski, ancora Robben e Mueller su rigore. Palo, paratona di Neuer e gol di testa: Gervinho salva la faccia nella ripresa. Guardiola fa entrare Rafinha, Ribery e Shaqiri. Gli ultimi due vanno in gol, è come se non ci fosse. Il Bayer va via a punteggio pieno. La prima sconfitta della Roma in è la più dolorosa. Anche se la Sud canta andando oltre la tristezza: «Vinceremo il tricolor».

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