Garcia, stop alla psicologia: «Giocano i più in forma»

25/10/2014 alle 11:59.
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CORSERA (G. PIACENTINI) - «Adesso bisogna riflettere sul fatto di mettere in campo la migliore squadra, con i calciatori più forti non solo sulla carta, ma anche i più in forma». Dopo dieci partite tra campionato e (più quelle con le nazionali), in cui il numero degli infortunati è arrivato in doppia cifra e con altre dodici gare da oggi fino a Natale, per è arrivato il momento di tirare le somme. Bisogna ripartire subito dopo la clamorosa sconfitta contro il Bayern Monaco.

In questa prima parte di stagione il attuato dal tecnico francese è stato più psicologico che fisico: la necessità era quella di recuperare mentalmente alcuni giocatori - e in questo senso sono gli esempi più lampanti, ma anche su Cole è stato fatto un ragionamento simile - che altrimenti rischiavano di appassire in panchina e di essere persi alla causa romanista, che invece necessita di tutti gli effettivi della rosa.

Oggi c’è da fare un ragionamento diverso, per consentire a chi non sta bene o non è al top della forma di poter tirare il fiato e rimettersi in condizione, ma senza guardare in faccia nessuno. «Bisogna mettere in campo la squadra che farà in modo di vincere la partita» è stata l’indicazione di , che alla soluzione romantica di far giocare gli stessi 11 che hanno perso con il Bayern, per dare loro il modo di riscattarsi, preferisce quella più pratica di privilegiare i calciatori più «in palla ».

Nel decidere la formazione che stasera affronterà la Sampdoria, Rudi non terrà conto del nome ma dello stato fisico. E se è vero che sotto questo aspetto la partita con i tedeschi non può essere presa ad esempio per nessuno, lo è altrettanto che ci sono alcuni calciatori che hanno più bisogno di altri di fermarsi. Uno è sicuramente Cole, al quale sarà preferito Cholevas. Un altro è , il cui recupero è stato forzato proprio perché l’avversario si chiamava Bayern: passata la partitissima, potrebbe concedergli un turno di riposo.

L’attacco, d’altronde, è l’unico reparto in cui le alternative non sono mai mancate e proprio per questo un turno di riposo potrebbe toccare pure a . Se poi potesse, per ragioni diverse, il tecnico francese fermerebbe tutti e tre i titolari del centrocampo: per vale lo stesso discorso fatto per , e sono al primo e al secondo posto per minuti giocati in stagione. In attesa dei rientri di (a Monaco il 5 novembre) e di (dopo la prossima sosta, il 22 novembre a Bergamo) anche a Genova saranno chiamati agli straordinari. A meno che non decida di lanciare titolare o di cambiare modulo: col il sacrificato potrebbe essere il bosniaco, con (o ) alle spalle di e con e Gervinho sugli esterni.

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