Roma, 7 ragioni per cancellare la vergogna di Manchester

30/09/2014 alle 14:44.
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PANORAMA.IT (G. CAPUANO) - D'accordo, era un teatro diverso (quello dell'Old Trafford) ed era l'altra squadra di Manchester, però i sette schiaffi del 10 aprile 2007 che condannarono la Roma di Spalletti a uscire con vergogna dalla . Un 7-1 che fu salutato dalle prese in giro dei tabloid inglesi e che segnò il momento più basso della gestione-Spalletti. Quella era una Roma forte e che sfiorò anche la conquista dello scudetto, salvo poi sciogliersi al confronto con una grande d'Europa. Era già la Roma di  e , entrambi in campo quella dannata sera a Manchester: Daniele segnò anche l'unica rete romanista quando i giochi erano già abbondantemente fatti e dall'altra parte c'era il super-United diFerguson, Rooney e Cristiano Ronaldo che di lì a poco si sarebbe schiantato in semifinale sul meraviglioso Milan di Carletto lanciato verso il trionfo di Atene. Ci sono tante differenze, insomma, ma c'è anche il fascino di una sfida che deve aiutare Roma e il calcio italiano a cancellare la vergogna di quella sera. Ecco 7 motivi (7 come i gol dello United al povero Doni nell'aprile 2007) per cui la Roma di  può e deve sperare di vivere una notte diversa nell'altra Manchester...

1.LA MOTIVAZIONE IN PIU' DI ESSERE IN UN GRANDE PALCOSCENICO
Per la Roma è la gara-chiave, ancor più forse che per il . Tornare in Europa era il grande obiettivo di ed è stato raggiunto. Adesso si tratta di capire quale può essere il cammino dei giallorossi; se di primo piano, sognando una clamorosa qualificazione, oppure di rincorsa con riflessi anche sul campionato per il dispendio di energie fisiche e psicologiche. Motivazioni che caricano di significati ineguagliabili l'attesa della Roma, mentre possono mancare al , più abituato a questi palcoscenici e, forse, più distaccato. Non è detto che sia un vantaggio quando, oltre alla testa, serve anche il cuore per tentare l'impresa. Da non sottovalutare, poi, che la Roma arriva a Manchester da capolista del girone e gli inglesi devono rincorrere. Non è un caso che nelle ore della vigilia in tanti abbiano usato parole di prudenza e rispetto

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