Chi s'ariccomanna è un Bojan

15/10/2012 alle 19:17.

Dopo 'i Viminali', 'la Vergogna', 'Nando o Gagospia?', 'Il Principatetico', ' Folk Fiorentino', 'Minime dal Cairo', 'Mucha Cara Luis' e 'Non Cogito Ergo Sum', 'Corazon De Leon' e 'Er più Lotito c'ha la rogna', oggi è il turno dell'undicesima puntata del nostro 'DISAPPUNTI DI VIAGGIO

Bojan Krkic, Intervista a La Gazzetta dello Sport (15 ottobre 2012)

Qui è Milano: somiglia a Roma o meglio ?

"Roma è bella, ma preferisco Milano. La gente è più simile alla mia, per filosofia e stile di vita. Qui si lavora tanto, questa è una à ordinata".

23 novembre 2011, ore 3 del mattino. A due giorni dalla trasferta di Udine Bojan Krkic è a Roma con la sua automobile transitando in piazza San Giovanni XXIII. La vettura che lo precede si arresta per far attraversare due ragazze sulle strisce pedonali. Il calciatore compie una manovra azzardata e sorpassa sotto gli occhi dei carabinieri che gli ritirano la patente pur autorizzandolo a tornare a casa con il suo mezzo.

Fu quella la terza disavventura per Bojan in meno di quattro mesi nella Capitale. Il venerdì prima di Inter-Roma (16 Settembre 2011) lo spagnolo fu sorpreso mentre percorreva la corsia d’emergenza del Grande Raccordo Anulare.

“Ero in ritardo per gli allenamenti e Luis Enrique pretende puntualità”. Così provò a giustificare la seconda sospensione della patente in conferenza stampa. A questi due episodi va aggiunto l’incidente provocato dall'ex attaccante giallorosso che, il 27 settembre 2011, tornando dall’allenamento insieme a Josè Angel, investì una ragazza in motorino nella zona Eur.

Orbene...Se la gente di Milano fosse realmente simile "per filosofia e stile di vita" a Bojan Krkic, almeno dai due ai sei mesi l'anno il Sindaco Pisapia avrebbe risolto il problema del traffico.

Nel frattempo, oltre a ricordare che "la sera Bojan non esce di casa", sarebbe stato invero opportuno ringraziare quei funzionari fin troppo zelanti del Comune presso il quale Bojan si è spesso segnalato un anno fa. I quali, magari lavorando non tanto alacremente in una Capitale così disordinata, gli hanno tuttavia consentito in tempi rapidi di nuocere ancora.

Agli altri, prima ancora che a se stesso 

 

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