Nazionale, Lotti: «E' ora di ripartire da zero»

17/11/2017 alle 01:18.
lotti-ministro

La mancata qualificazione ai Mondiali della Nazionale italiana economicamente «vale tanto, anche se non spetta a me dirlo». Lo ha detto il ministro dello Sport, Luca Lotti, a margine di un incontro del Pd a Prato. «Sono numeri importanti - ha aggiunto - ed anche questi numeri dovrebbero far riflettere su quello che è la situazione del calcio oggi e su da dove si deve ripartire, e su come si deve ripartire»

Le parole di Renzo Ulivieri su Giovanni Malagò «sono sbagliate perché ciascuna posizione è sulla difensiva», ha poi aggiunto Lotti in merito alle critiche espresse da Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, sul presidente del Coni, Malagò. «Io però non commento né le parole di Ulivieri, né quelle di Malagò. Ho una mia idea ben chiara - ha spiegato il ministro - che è quella che ho detto ed espresso: per rispetto di quella che è la Figc aspetto veramente ciò che lunedì prossimo (quando è in programma il prossimo Consiglio Federale, ndr) verrà fuori e poi ovviamente ciascuno farà le sue valutazioni, anche personali a quel punto. Ora però mi sembrerebbe inutile fare ulteriori commenti».

«So che la federazione si riunirà in Consiglio federale lunedì. Attendo ulteriori soluzioni che vorranno presentarci». Lotti replica così ai cronisti che chiedevano se il ministro si aspettasse un passo indietro del presidente Tavecchio. «È evidente, io mi ripeto per quanto so di potervi annoiare, è il momento di fare una riflessione seria, di far ripartire il calcio e di rifondarlo da zero. Ad ora non ho sentito né soluzioni, né idee, né proposte. Quindi, mi sembra che si sia nella stessa identica situazione di qualche giorno fa. Mi auguro che si rifletta bene e si prendano le giuste decisioni. Per rispetto della federazione attendo quello che lunedì mattina il comitato federale ci dirà e ci farà sapere». Quando al ministro è stato chiesto se Tavecchio si debba dimettere, Lotti ha risposto: «Credo che sia opportuno che la federazione rifletta, che tutto il Consiglio federale rifletta. È il momento di rifondare il calcio. Non mi sembra che in questi minuti si siano prese delle decisioni che vanno in questa direzione. Per rispetto del Consiglio federale aspetto quello che lunedì verrà detto e le considerazioni che verranno prese»

«Come governo non ci siamo resi conto che qualcosa nel mondo del calcio non andava, non due giorni fa, ma da un po' di tempo. E da un po' di tempo stiamo provando a dare una mano al calcio a ripartire, mi riferisco non solo a riferimenti normativi in merito agli stadi, alla costruzione degli stadi e alla riorganizzazione dei diritti, ma anche alla spinta propulsiva per far sì che, ad esempio, la Lega di A si doti finalmente di una governance degna. Questo lo abbiamo fatto, chiesto e pressato in tutti i modi - prosegue il ministro dello Sport - Ora è il momento di ripartire davvero da zero e fare quello che non si è avuto il coraggio di fare. Ad oggi non ci sono state risposte, quindi non è importante quello che fare io, credo che sia importante quello che non è stato fatto e che invece va fatto nel mondo del calcio».

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