Roma-Sassuolo, De Zerbi: "Partita strana, dopo il gol-non gol siamo spariti dal campo. Meritiamo la sconfitta"

27/12/2018 alle 02:40.
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Nel primo Boxing Day del campionato italiano la Roma ha affrontato il  imponendosi per 3-1. Nel corso del dopo-partita il tecnico neroverde Roberto De Zerbi si è fermato nella mixd zone dello stadio Olimpico per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Queste le sue parole:

DE ZERBI A SKY SPORT

Meriti della Roma o anche demeriti vostri?
"È stata una partita strana perché dopo il gol-non gol siamo spariti dal campo. Abbiamo fatto male e abbiamo meritato di perdere. Non ci siamo presentati e la responsabilità è mia. Probabilmente non siamo ancora in grado di fare quello step che vorremo tutti. Siccome sono l’allenatore è mia la responsabilità".

Gol non gol ha condizionato l’umore dei suoi?
"Non so se questo episodio abbia condizionato l’umore dei miei, ma non avevamo la cattiveria di vincere. Ci mettiamo una pietra sopra e facciamo che questa partita non si sia mai giocata, pensiamo alla prossima".

Sembra che sia mancato lo spunto di qualità.
"Al di là del risultato cercheremo sempre di proporre la nostra idea di gioco. Non sono triste, non ho uno stato d’animo particolare, ma mi dispiace perché quando chiediamo il salto di qualità veniamo meno. Ma siamo testardi e proseguiremo per cercare di migliorarci e non per piangerci addosso".

L’Europa non è lontana...
"Abbiamo 25 punti e avremmo meritato qualche punto in più, non dobbiamo guardare troppo la classifica ma dobbiamo anche valutarla perché non ci ha regalato nulla nessuno. Stiamo cercando di alzare l’asticella, non è facile per una squadra giovane seppur forte e magari non è facile cercare di vincere a Roma".


DE ZERBI IN CONFERENZA STAMPA

L’idea era di venirsela a giocare a viso aperto? 
"Djuricic non è un attaccante ma un centrocampista e Berardi è un altro tipo di giocatore, non mi sembrava una squadra troppo sbilanciata".

Berardi e Brignola vicino era un’idea offensiva o per disturbare la ripartenza Kolarov? 
"Noi abbiamo tre partite in sette giorni con le squadre più fisiche del campionato. Per altezza e peso, Torino, Atalanta e Roma sono tra le prime. Ho voluto utilizzare più giocatori. Se andiamo a vedere quelli che hanno giocato sabato, oggi fisicamente l’hanno pagata. Non siamo abituati a giocare ogni tre giorni e oggi l’abbiamo pagata. Al di la di questo abbiamo fatto male, abbiamo meritato di perdere ma questo non cancella quanto di buono fatto fino a ora. Questa è una squadra che mi ha dato grande soddisfazione. Cerchiamo di metterla subito da parte perché sabato abbiamo una partita altrettanto difficile e importante. Ne abbiamo sbagliato veramente poche di partite e forse questa è la peggiore. Tutti, io per primo, siamo responsabili ma queste giornate capitano e dobbiamo analizzarle con lucidità".

Il gol-non gol ha inciso cosi tanto?
"No e non l’ho detto neanche ai suoi colleghi. Ho detto solo che dopo quella situazione lì siamo spariti non che è stata la causa della mancanza di reazione. Chiaro che se fosse andata a buon fine avremmo rimesso la partita sul pareggio però non lo so, oggi siamo mancati. Io sto chiedendo ai ragazzi sempre di più e però questo è un processo non velocissimo da raggiungere. Con intelligenza in futuro possiamo arrivare in uno stadio cosi importante e fare quello che sappiamo".

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