Fair Play e lotta alle gare truccate, Platini unisce i ministri Ue

21/10/2014 alle 20:07.
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''L'Europa non è mai stata così unita come nel campo dello sport'': la sintesi della due giorni del meeting informale dei ministri dello sport della Ue - organizzata nell'ambito del semestre di presidenza italiana - sta tutte nelle parole di Graziano Delrio che, in qualità di sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport ha coordinato la due giorni di lavori che hanno avuto come temi l'inclusione sociale e il fair play finanziario, con l'intervento, in mattinata del presidente dell'Uefa, Michel Platini. E proprio il tema del fair play finanziario, ma anche la convenzione Ue contro le partite truccate sono i temi che hanno trovato d'accordo i ministri europei. ''L'Italia è pronta a firmare la convenzione europea contro il match-fixing'' ha annunciato Delrio nella conferenza stampa che ha concluso la due giorni durante la quale, la commissaria Ue per lo Sport, Androulla Vassiliou, ha ricordato che per la convenzione sull'integrità dello sport (match fixing), ''abbiamo deciso di unire le forze con il Consiglio d'Europa, dal quale abbiamo ottenuto il mandato. Abbiamo partecipato ai negoziati e raggiunto l'accordo, la convenzione è pronta alla firma e alcuni paesi l'hanno già sottoscritta". Tutti d'accordo anche sul fair play finanziario, il cavallo di battaglia del presidente dell'Uefa Michel Platini. ''Si deve vivere secondo i propri mezzi' e 'c'è una linea che non deve essere superata' - ha sottolineato -. Abbiamo iniziato ad indirizzare il calcio verso la giusta strada. Le perdite aggregate tra i club europei, che avevano raggiunto 1,7 miliardi nel 2011, sono scese a 800 milioni nel 2013, un calo di oltre il 50% in meno di due anni. Grazie al fair play finanziario, stiamo andando nella giusta direzione". Platini ha ribadito l'importanza dell'accordo di cooperazione tra Uefa e Unione Europea firmato la settimana scorsa a Bruxelles: "è un passo avanti storico verso la polita dello sport europeo". Nel suo intervento Platini ha anche chiesto ''un quadro giuridico su misura'' sul tema della proprietà di terzi dei giocatori: ''con metodi insidiosi e obiettivi spietati - le parole di Platini -, questo fenomeno, che mostra un palese disprezzo per la dignità umana, si scontra con l'integrità delle nostre competizioni, e anche con il finanziamento dello sport di base. Non c'è posto per la proprietà di terzi dei giocatori nello sport europeo. È necessario un quadro giuridico su misura. Se non riusciamo a far fronte nella maniera adeguata a questo fenomeno, non sarà solo una sconfitta per la Uefa, e neppure solo per il movimento sportivo, ma per tutta l'Europa''. Lo stesso Delrio ha sottolineato che ''la proprietà finanziaria sui giocatori è un tema al momento di poca trasparenza, che può portare conseguenze molto negative, anche etiche". Per la commissaria Ue Vassiliou il fair play finanziario è "una regola molto importante per la credibilità dello sport. Serve una gestione finanziaria giusta ed equa, altrimenti lo sport avrà delle difficoltà. E' ambizioso lottare contro questo fenomeno, ma ci tranquillizza vedere che tutti i ministri sono d'accordo sul fatto che abbiamo il dovere comune di combattere questo male. E' importante che l'Europa sostenga la Uefa". E un maggiore sostegno europeo al fair play finanziario è stato l'auspicio del presidente del Coni, Giovanni Malagò, secondo il quale ''il fair play è impegno per la giustizia e l'equità". Nel suo intervento Malagò ha parlato anche delle candidature olimpiche, auspicando che le future candidature siano '' più sostenibili". Per il n.1 del Coni ''deve iniziare una nuova era affinché l'eredità dei grandi eventi non sia una variabile ma una cosa certa. Così come i benefici per il paese ospitante e i suoi cittadini''.

(ansa)

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