Diesel contro frecce, Juve e Roma gemelle diverse

22/09/2014 alle 16:17.
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Da un lato un diesel che travolge con metodo ogni ostacolo, dall'altro un congegno oliato che si muove sprigionando folate a intermittenza con effetti devastanti. e Roma sono forti, orgogliose, vincenti in maniera differente e, anche oltre i pronostici, già hanno istaurato una dittatura che restringe la lotta scudetto.

Gemelle diverse in una traiettoria simile, a tre passi dallo scontro diretto del 5 ottobre, primo test di una sfida che durerà fino a maggio. e Roma sono infatti a punteggio pieno con tre successi senza gol subiti pur con una difesa senza qualche pedina fondamentale. In esordio vittorioso in casa: lineare quello col Malmoe, straripante quello con il Cska Mosca. La ha superato indenne lo choc dell'addio di , sostituito dal polso sereno di Allegri il cui no alla Roma diede l'avvio all'avventura . L'anno scorso la differenza l'ha fatta la concentrazione e la continuità del carrarmato juventino, al terzo scudetto di fila con . La Roma, col ritorno in , ha virato la sua campagna acquisti inserendo, oltre a , un serie di stagionati campioni che hanno rafforzato la rosa sopperendo alla partenza di . Le rose ora sono strutturate per il doppio impegno e l'abilità di Allegri e , finora, è stata quella di gestire il , a differenza ad esempio del di Benitez. La sta vincendo sempre senza Pirlo, Barzagli, con Vidal e Morata a mezzo servizio; la Roma non ha ancora , deve scontare gli infortuni di , Astori, e ora . Ma di queste assenza pesanti non si è accorto nessuno.

Allegri sfrutta gli inserimenti di Caceres, Ogbonna, Evra, Romulo, Coman; ha mandato in campo 19 giocatori ruotando tutto il tridente d'attacco con utilizzato col contagocce. Ma i perni sono a centrocampo: Marchisio e , teoriche riserve di Pirlo e , hanno trascinato le due squadre con cuore, muscoli e determinazione risultando decisivi. Proprio l'inserimento di Marchisio al posto di Pirlo ha cambiato anche la strategia della : avvolgente e un pò meno tecnica (salvo le geniali intuizioni di Pogba) con Tevez devastante in zona d'attacco anche in una posizione a svariare e che ha cambiato dall'anno scorso gli schemi d'attacco della . Come Gervinho nella Roma, l'unico intoccabile, che con le sue incursioni spezza le difese avversarie. E proprio la presenza delle due frecce (l'altra è ) impone la strategia: lungo possesso palla per cercare varchi, poi rapidi e micidiali incursioni saettanti, che non perdono d'intensità quando giocano , e .

La differenza dei due stili è data anche dalle statistiche: simili il possesso palla (intorno al 60% con punta del 70 per la col Chievo) e i passaggi riusciti (tra il 70 e l'80%) ma la supremazia territoriale è maggiore per i bianconeri (51' contro 37' nelle tre gare) ed è dovuta alla diversa filosofia: attacco sistematico ma meno ossessivo di quello con per la , pause col controllo palla e ripartenze improvvise per la Roma. Ora lo scontro del 5 ottobre darà una prima risposta al quesito se la Roma abbia ridotto il gap. Le due squadre ci arriveranno con un percorso omogeneo. La Roma affronta il Parma di Cassano mercoledì, poi il Verona di Toni sabato. Martedì poderoso esame in casa del che già non può permettersi incertezze. Un pò come l'Atletico di Simeone che riceverà gli juventini dopo la sorprendente sconfitta con l'Olympiacos. I bianconeri prima ospiteranno il Cesena e poi giocheranno a Bergamo. Nervi calmi, controllo delle partite, gestione del , compattezza dei reparti sono le armi che e Roma devono sfoderare per continuare a dominare la scena e presentarsi agguerrite al big match dello stadium.

(ansa)

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