La Roma scopre il Lamela bomber «Il gol mi piace»

24/10/2012 alle 09:07.

GASPORT (M. CECCHINI) - A pensarci bene, siamo tutti ripetenti in qualcosa. C'è chi riesce a dissimularlo, chi semplicemente a farlo dimenticare. Quando si è calciatori, però, il bluff è più difficile, soprattutto se il costo del cartellino

& Da quel momento però le lezioni hanno cominciato a funzionare e così il ventenne argentino in 7 partite di campionato (e solo 6 da titolare) ha già segnato 3 gol, ovvero la metà del bottino dell'intera scorsa stagione, chiusa con numeri malinconici dopo un esordio boom: 4 gol in Serie A e 2 in Coppa Italia. Il momento, poi, è quello giusto, perché e non sono al meglio. L'ex del Siena, a cui gli esami ieri hanno evidenziato una elongazione al soleo della gamba destra, salterà quasi certamente la partita con l'Udinese e forse anche il turno infrasettimanale di Parma. Storia diversa per il capitano, che accusa un fastidio al ginocchio e tornerà in gruppo solo domani. L'ottimismo non manca, ma proprio perché si tratta del ginocchio operato non si vogliono correre rischi di sorta.

Progressi Motivo in più, quindi, per confidare nei progressi di Lamela. «Vivo un buon momento — ha detto —. D'altronde, quando la squadra va bene, tutti funzioniamo. Io mi alleno per fare gol, ma devo rimanere tranquillo. Io trequartista? Non bisogna guardare a queste cose. Comincio a trovarmi a mio agio in questo ruolo di esterno e sto migliorando. Pian piano imparo i movimenti giusti. Meglio l'assist o il gol? Se uno si trova davanti la porta, cerca di metterla dentro. Tutti lavoriamo per la squadra, ma se si può segnare è anche meglio».

Cagliari: ricorso pronto A proposito di gol, il più atteso la Roma se lo aspetta domani dalla Corte Federale, chiamata a confermare lo 0-3 a tavolino di Cagliari. Qualora ci fossero sorprese (non escluse a priori), la dirigenza è già pronta ad un controricorso per non far rigiocare la partita. In ogni caso, con l'argentino in crescita, a Trigoria le preoccupazioni si stanno attenuando. Anche se il professor Zeman, dopo il successo di Genova, ha fatto pagelle severe: «Do 8 a e Osvaldo e 5 a Lamela. Lo boccio sempre perché può dare di più». Ma il sorriso furbo che gli attraversava il viso valeva più di una promozione.

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