Adriano, giornata decisiva. Si va verso il divorzio

02/03/2011 alle 14:30.

REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Il giorno del giudizio. Forse. Adriano e la Roma si incontrano oggi a Trigoria: un faccia a faccia resosi indispensabile, dopo che il brasiliano non si è presentato domenica alla visita alla spalla con il professor Castagna. L'ultimo atto di negligenza - solo per usare un eufemismo - dell'attaccante verso i propri obblighi contrattuali, e che segue rientri tardivi dal Brasile

RESCISSIONE - Appuntamento nel pomeriggio, a meno di rinvii dell'ultima ora. Da una parte il direttore operativo Montali, dall'altra Adriano e il suo agente italiano Calenda, di ritorno da Milano dove ha accompagnato l'ultimo (futuro) acquisto dell'Inter, Castaignos. Proprio questi impegni potrebbero portare a uno slittamento, che però non è attualmente nei programmi. Sul piatto, nulla di più del contratto del giocatore, con in bella vista le clausole che consentirebbero alla Roma di interrompere il rapporto per comportamenti non professionali, senza dover sborsare un soldo.

Esattamente il contrario di quello che vorrebbe Adriano, pronto a impugnare una eventuale rescissione unilaterale. Anche per questo, a Trigoria puntano a una soluzione senza strascichi legali di alcun genere, una risoluzione consensuale del contratto con strette di mano e arrivederci con tanti saluti alla "scommessa vinta" dell'estate. In realtà il processo per dirsi addio non sarà così immediato, perché ci sarà da trovare un accordo economico: Adriano deve avere, come tutti i suoi compagni, tre mesi di stipendi arretrati, i suoi agenti aspettano ancora che vengano onorate le commissioni per il lavoro fatto in estate. E non è affatto scontato si trovi un accordo, eventualità che porterebbe alla permanenza dell'ormai ex Imperatore. Se invece si trovasse l'accordo, Adriano sarà libero di tornare in Brasile.

FUTURO IN BRASILE - Già, ma dove? Flamengo, Corinthians, addirittura Palmeiras. Ad ascoltare le cronache brasiliane, per il giocatore c'è la fila. Proprio il tecnico dei "verdi" di San Paolo, Luis Felipe Scolari (ex tecnico di Brasile, Portogallo e Chelsea) esclude di aver avvicinato Adriano: "Non ho mai parlato con nessuno di questa possibilità, l'unico che conosce bene la situazione di Adriano è il suo agente e nostro amico, Gilmar Rinaldi, se lui non ha mai detto nulla su questa ipotesi è perché non c'è niente di concreto". In realtà a dicembre il Palmeiras era davvero pronto a un'offerta, morta però sul nascere per la volontà dell'attaccante di tornare a giocare a casa sua, al Flamengo, a fine stagione. Adriano ne ha parlato con Ronaldinho a gennaio e febbraio, alcuni sponsor e l'agenzia Traffic sarebbero pronti a coprire l'ingaggio da 3 milioni netti.

A instillare il dubbio nelle certezze, però, è la presidente del club di Rio, Patricia Amorim, ch ricorda l'addio di Adriano in estate a parametro zero: "È stato lui a decidere di lasciare la squadra e l'ipotesi di un suo eventuale ritorno non è approvata dal cento per cento dei tifosi". Neanche il Corinthians, almeno a parole, sarebbe pronto a fare follie. Lo assicura il Ds Machado: "Adriano è un grande giocatore, e i suoi problemi fuori dal campo li conoscono tutti. Oggi, però, ci troviamo con una condizione finanziaria precaria. È difficile immaginare di portare qui Adriano. Abbiamo preso Liedson e fare un investimento ancora più importante nello stesso ruolo è difficile". Forse un bluff, almeno a sentire le voci che vorrebbero un'offerta a giorni. Dovesse essere così, a Trigoria sono pronti a festeggiare. 

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