CORSPORT - Partiamo dal modulo: quali potrebbero essere le mosse decisive? Giordano: «In questo momento la Lazio deve difendere le proprie certezze e andare avanti con il 4-2-3-1. Lunica novità sarà rappresentata dallinserimento di Stendardo al centro della difesa, considerando che Biava è squalificato. Credo che Zarate possa far soffrire Riise sulla fascia sinistra: largentino ha un passo diverso, una rapidità maggiore, rispetto al norvegese. Oltretutto Zarate, con i suoi scatti, limiterebbe le discese di Riise. Sullaltro lato, invece, terrei Mauri. Anche perché Cassetti è più marcatore
Giordano: «In questo momento la Lazio deve difendere le proprie certezze e andare avanti con il 4-2-3-1. Lunica novità sarà rappresentata dallinserimento di Stendardo al centro della difesa, considerando che Biava è squalificato. Credo che Zarate possa far soffrire Riise sulla fascia sinistra: largentino ha un passo diverso, una rapidità maggiore, rispetto al norvegese. Oltretutto Zarate, con i suoi scatti, limiterebbe le discese di Riise. Sullaltro lato, invece, terrei Mauri. Anche perché Cassetti è più marcatore, si sgancia di meno, e anche sotto laspetto atletico mi sembra un confronto giusto. A Hernanes, poi, chiederei il compito di andare a disturbare De Rossi, che sarà chiamato a organizzare la manovra, vista lassenza di Pizarro. Dietro sarà importante raddoppiare su Vucinic. Lichtsteiner dovrà aiutare, a turno, chi si troverà sul centrodestra fra Stendardo e Dias. Radu non lo muoverei dal lato sinistro: inutile stravolgere un reparto che funziona».
Faccini: «Ranieri ha gli uomini contati. Le sue mosse saranno obbligate. Credo che punterà ancora sul 4-4-2: è il suo modulo di riferimento dallinizio della stagione. E credo che possa rappresentare una garanzia, nei ragionamenti di Ranieri, soprattutto in questo momento di fragili equilibri. Cè Totti squalificato, tanti giocatori sono fuori per infortunio, la classifica è deludente ».
Giordano: «Ho la sensazione che Ranieri possa giocare con Vucinic largo sulla sinistra e con Menez al posto di Totti, alle spalle di Borriello».
Faccini: «Invece penso che Vucinic sarà schierato nel ruolo di seconda punta, accanto a Borriello, con Menez nella posizione di esterno sinistro: credo che Ranieri chiederà questo sacrificio, in termini di applicazione, al francese».
Giordano: «Da tifoso laziale, sarei felice se Vucinic partisse da attaccante puro, perché i suoi movimenti sarebbero più prevedibili per i difensori di Reja. Lui è pericoloso quando parte da dietro».
Faccini: «Menez è più adatto al tipo di lavoro che Ranieri chiede a un esterno. Certo, il tecnico della Roma si trova a percorrere una strada obbligata. Vedrete che alla fine si affiderà a Perrotta sulla destra, con Fabio Simplicio al fianco di De Rossi. Certo, linfortunio di Brighi potrebbe pesare: è il mediano che avrebbe garantito maggiore protezione alla difesa e più libertà a De Rossi. Dietro, invece, la coppia centrale sarà formata da Juan e Burdisso, davanti a Julio Sergio, con Cassetti e Riise sui lati. Il guaio è che la Roma è senza alternative».
Giordano sorride e risponde con una battuta: «Caro Alberto, se non avete i calciatori è un problema vostro, pensate a fare qualche acquisto a gennaio».
Cè un giocatore che può spostare gli equilibri?
Faccini: «Ledesma è il pilastro della Lazio. Ranieri dovrà trovare il sistema di pressare largentino con una certa frequenza, per dargli meno tempo possibile quando avrà il compito di ragionare e impostare la manovra. De Rossi, a mio avviso, sarà chiamato a svolgere un doppio lavoro: dovrà organizzare le azioni della Roma e togliere il respiro a Ledesma».
Giordano: «La chiave, per la Roma, può essere Vucinic. Così come sono portato a pensare che Menez giocherà alle spalle di Borriello, con lobiettivo di infastidire Ledesma quando sarà la Lazio a gestire la partita. De Rossi, invece, si occuperà di Hernanes».
Alle certezze della Lazio si contrappongono le preoccupazioni di una Roma che non riesce a trovare unidentità.
Faccini: «La Roma deve vincere il derby per cominciare a dare un indirizzo nuovo alla sua stagione. Ma nello stesso tempo deve presentarsi al derby con una squadra organizzata ed equilibrata. In teoria, per comporre il 4-4-2 di Ranieri, si potrebbe anche spostare Perrotta al centro, inserendo Cicinho sulla fascia destra. Una soluzione che però non mi convincerebbe. Perrotta può dare più solidità nel ruolo di esterno. Al centro vedo meglio Simplicio, anche se il brasiliano è portato a spingere, a inserirsi. Purtroppo nella prima parte della stagione è stato frenato da alcuni problemi fisici».
Giordano: «Il nodo della Roma nasce soprattutto a centrocampo, dove a Ranieri mancheranno Taddei e Pizarro».
Faccini: «Io ho rispetto per le idee di Ranieri. E finora ho cercato di riflettere con la sua testa, proprio per provare a disegnare in maniera corretta la Roma che vedremo nel derby. Se dipendesse da me, io giocherei con un 4-3-2-1. Piazzerei Menez e Vucinic dietro a Borriello. E a centrocampo mi affiderei a Perrotta, De Rossi e Simplicio, pronti a lottare e a chiudere anche sulle fasce. Sarebbe questo un atteggiamento tattico che potrebbe creare ansie alla Lazio».
E una Lazio che può dedicare tutta la sua settimana al derby, mentre la Roma stasera sarà impegnata in Champions contro il Basilea.
Faccini: «La Champions ha portato i giallorossi, per qualche giorno, lontano dal derby, dallo stress della città per una partita così delicata. Ma costituisce nello stesso tempo anche un fattore penalizzante, perché la Roma giocherà in Svizzera con la consapevolezza di essere in piena emergenza e di avere i giocatori contati per la Lazio. In Svizzera, chi scenderà in campo, avrà paura di farsi male».
Giordano: «Non sono daccordo: penso che lappuntamento in Champions rappresenti un vantaggio per la Roma. Il momento è difficile, la classifica non è bella, la gente è delusa. Stare lontano dalla Capitale può fare bene a livello mentale. Mentre la Lazio respirerà il derby per una settimana intera. E da domenica sera che convive con le aspettative dei suoi tifosi, con unattesa che cresce e che in questa città si moltiplica con una velocità impressionante. La Lazio dovrà essere brava a tenersi distante anche lei dalle pressioni. Si presenterà al derby da prima in classifica, con quattro punti di vantaggio sullInter, cinque sul Milan, sette sulla Juve, addirittura dieci sulla Roma. Sarà fondamentale la capacità, da parte della Lazio, di azzerare tutto, a cominciare dalla classifica. Un derby si prepara con freddezza ed equilibrio. Non serve una lavagna, non cè bisogno di studiare tanti dettagli, perché è una sfida indecifrabile e imprevedibile: basta un episodio a sconvolgere tutto quello che hai preparato sul campo, durante gli allenamenti».
Faccini: «La prima dote, in un derby, deve essere quella di saper contenere le emozioni, di non andare in affanno sul piano emotivo. Di sicuro, leggendo la classifica, la Lazio si porterà sulle spalle maggiori obblighi. La squadra di Reja ha tutto da perdere».
La Lazio, in campo, è portata ad aspettare e a colpire. La Roma deve ancora mostrare il suo profilo.
Faccini: «Ranieri non ha giocatori da poter schierare a sorpresa. Il numero è ridotto, si fatica a metterne insieme undici. Ma questo potrebbe spingerlo anche a trovare una soluzione nuova sotto laspetto del modulo, magari rinunciando al 4-4-2 per scegliere un 4-3-2-1, oppure un 4-3-1-2».
Giordano: «E bello parlare di tattica, però Lazio-Roma è una sfida che sfugge al pronostico proprio perché è lattimo ad annullare i dettagli che hai studiato, come dicevo prima. Cè sempre un episodio che cancella tutto quello che avevi provato a mettere su carta. In una situazione normale, la tattica può determinare lesito di una partita intorno al 70-80%. In un derby può incidere il 5%».
Cosa è mancato finora alla Roma e cosa ha avuto in più la Lazio?
Giordano: «La Roma è stata frenata dalla condizione atletica. La Lazio è salita alla ribalta valorizzando il suo calcio ragionato e organizzato, attraverso la compattezza e lunione del gruppo. I giocatori della Lazio hanno sempre dimostrato, in ogni minuto di ogni partita, di possedere una straordinaria stabilità. Si vede che vogliono andare lontano. La Roma, invece, ha saputo raramente reggere i novanta minuti con la stessa intensità ».
Faccini: «La lacuna più grave evidenziata dalla Roma nasce proprio dalla tenuta fisica. E la testimonianza è arrivata in diverse circostanze: penso, ad esempio, alla gara con il Bologna, quando i giallorossi si fecero rimontare due reti. Sono mancati, poi, i gol di Totti. Un dato statistico, quello riferito al capitano, che nessuno avrebbe potuto immaginare. La Lazio, invece, impressiona per il senso di sicurezza che trasferisce ai suoi tifosi e a chi la vede giocare. Il merito appartiene a Reja: è arrivato nello scorso febbraio, ha salvato la squadra, le ha restituito solidità e autostima. In più ha saputo guidare la società durante il mercato: dalle conferme di Ledesma, Mauri e Floccari, fino allacquisto di Hernanes».
Giordano: «Hernanes è un campione, ha una straordinaria personalità. Mi auguro che domenica riesca a piegare subito lemozione. Puoi essere un grande, come lo è Hernanes, ma non è semplice entrare allOlimpico per giocare il primo derby».
Torniamo a Totti: vive un periodo agitato e salterà Lazio-Roma per squalifica.
Faccini: «Lo scenario, intorno a lui, è cambiato nel giro di pochi mesi. Mi dispiace che alcuni tifosi lo abbiano criticato. E lennesimo segnale di quanto lirriconoscenza condizioni giudizi e valutazioni. Totti tornerà a fare la differenza: non ha ancora segnato, perché si è messo con il cuore a disposizione di una Roma che non ha mai funzionato».
Giordano: «Gli manca il gol. E un peso del genere può togliere serenità a tutti e in modo particolare a un attaccante che ha segnato sempre tanto, come Totti. Non condivido le critiche nei suoi confronti. Questa è una piazza che ha poco equilibrio: passa da un eccesso allaltro. Totti si è sempre esposto, anche troppo: ha giocato a volte trascinandosi qualche guaio fisico, sempre per il bene della Roma. E lontano dal campo, bisogna riconoscerlo, si è sempre preso le sue responsabilità mettendoci la faccia. Da laziale sono contento che salterà il derby: Totti è un traino. La sua assenza, per noi, sarà un vantaggio. Anche se poi, ne sono sicuro, vincerà la Roma...».
Faccini fa una smorfia: «Bruno, fai lo scaramantico? Comunque, tornando a Totti, credo che spetti alla Roma tutelarlo. Il capitano ha trentaquattro anni e sarebbe giusto utilizzarlo nelle partite importanti. E impensabile che alla sua età debba giocare in campionato, in Champions, in Coppa Italia. La logica impone che vada risparmiato. La gestione di Totti può essere la chiave per la rinascita della Roma. E a capirlo devono essere in due: lo staff tecnico e Francesco, che spesso si fa trascinare dalla generosità».
Provate a scegliere luomo-derby.
Giordano: «Punto su Floccari, lo conosco dai tempi in cui lo allenavo nel Messina. Avrà una grande voglia di riscatto dopo il rigore che sbagliò nel derby di ritorno dello scorso campionato. Rimasi colpito dal suo errore: lui, dal dischetto, aspetta fino allultimo il movimento del portiere. Lo guarda negli occhi. E piazza il pallone sempre dalla parte opposta. Dovessero concedere alla Lazio un altro rigore, io - al posto di Reja - chiederei ancora a Floccari di batterlo. Per quanto riguarda la Roma, dico di fare attenzione a Vucinic, soprattutto se partirà largo sulla sinistra ».
Faccini: «Borriello e Vucinic sono i giallorossi più in forma. Ma io faccio il tifo per De Rossi, vorrei che facesse un gol nel derby e che aiutasse la Roma a ripartire di slancio. Sul fronte laziale, Floccari è uno dei segreti del gruppo di Reja. E intelligente, protegge bene il pallone, fa salire la squadra, gioca in funzione dei compagni».
Giordano: «Per come interpreta il suo ruolo di attaccante e per la sua capacità di aprire varchi a Mauri, a Zarate e a Hernanes, Floccari riveste unimportanza decisiva».
Ma il derby come finirà?
Giordano non ci pensa un attimo e si complimenta con Faccini: «Lo vinci con facilità, diciamo per 2-0».
Faccini: «Non vuoi sbilanciarti, fai ancora lo scaramantico...».
Giordano: «Ti dico di più. La Roma simporrà grazie a due autogol di André Dias».
Faccini: «Lascia perdere, Bruno. Io, invece, mi espongo e dico che i tre punti andranno alla Roma: 1-0, gol di De Rossi».
Giordano: «Hai fatto bene a lanciarti in questo pronostico... Scherzi a parte, vorrei rivolgere i miei complimenti a Reja. Ha saputo riportare il calcio nella normalità, al contrario di quei fenomeni e di quei venditori di fumo, che a questora - con i risultati di Reja - sarebbero andati a parlare su Tele Marte. Capisce di calcio, non si sente uno scienziato e ha un rapporto splendido con i giocatori».
Faccini: «Bruno ha ragione: Reja ha restituito agli appassionati di calcio, a chi ama davvero questo sport, il profumo degli spogliatoi. La semplicità, lequilibrio, la razionalità, il piacere di giocare e di stare insieme».
Abbiamo sottolineato i meriti di Reja. E Ranieri, invece, quali errori può aver commesso?
Giordano: «In modo proporzionale, Ranieri avrà le sue colpe in merito alla preparazione atletica e al modulo di gioco. Ma la Roma resta una squadra importante».
Faccini: «Ranieri non ha saputo aiutare la Roma a ritrovare il binario vincente della scorsa stagione. Ma anche il mercato ha frenato il suo lavoro: Adriano e Simplicio non hanno ingranato, Borriello è arrivato il 31 agosto, quando il campionato era cominciato».
La Lazio può vincere lo scudetto? E la Roma può inserirsi nella lotta per il titolo?
Giordano: «Vedo la Roma fuori dalla corsa, ma ha i mezzi per recuperare terreno e provare a qualificarsi per lEuropa League o addirittura per la Champions. La Lazio? Può piazzarsi tra le prime quattro. Prevedo una classifica finale molto corta. Sarà una questione di pochi punti tra chi si prenderà il tricolore e chi chiuderà al quarto posto».
Faccini: «La Roma deve ritrovare al più presto lentusiasmo e i gol di Totti per rientrare nella fascia medio-alta della classifica. La Lazio? LInter è la più forte. Il Milan ha una sua quadratura. Ma i biancocelesti potrebbero stravolgere ogni pronostico. Sarà fondamentale il mercato di gennaio».
Giordano: «Alberto ha fatto una riflessione corretta. Inter, Milan e Juventus si potenzieranno durante il mercato invernale. La Lazio avrebbe bisogno di due rinforzi in difesa e in attacco: a quel punto potrebbe davvero restare in alto fino allultimo».