Roma, 40 milioni in casa

23/05/2010 alle 14:05.

CORSPORT (P. TORRI) - Vendendo, possono materializ­zarsi oltre quaranta milioni per il merca­to della Roma. Senza contare il rispar­mio sul monte ingaggi della società gial­lorossa. E, soprattutto, senza dover met­tere sul mercato qualche pezzo impor­tante della rosa

CORSPORT (P. TORRI) - Vendendo, possono materializ­zarsi oltre quaranta milioni per il merca­to della Roma. Senza contare il rispar­mio sul monte ingaggi della società gial­lorossa. E, soprattutto, senza dover met­tere sul mercato qualche pezzo impor­tante della rosa romanista. Sono tredici i possibi­li partenti dal libro paga giallorosso, ca­piamo chi non sarà d’accordo su alcune valutazioni, è sempre una questione di punti di vista, ricordiamo solo che su al­cuni di questi la Roma può vantare la proprietà soltanto di metà del cartellino (Curci, Rosi, Motta). In più c’è da dire che sette di questi tredici giocatori non hanno vesti­to la maglia giallorossa nell’ultima stagione ( Ci­cinho, Guberti e Antunes sono andati via nel merca­to di gennaio).

Non è detto, oltretutto, che gli oltre quaranta mi­lioni ipotizzati debbano es­sere per forza cash, si può sempre immaginare che alcuni di questi giocatori possano inseriti in scambi di mercato perché è evi­dente che, poi, comunque, non solo numericamente, la Roma li dovrà riampiaz­zare per mettere a dispo­sizione di Claudio Ranieri una rosa in grado di poter affrontare campionato, , coppa Italia (e Su­percoppa). L’aspetto positivo è che que­sti quaranta milioni e passa potranno en­trare nelle casse non proprio piene del­la Roma, senza essere costretti, per fare mercato, a sacrificare uno di quei gioca­tori importanti che potrebbero risolvere in un colpo solo i problemi economici con cui bisogna fare i conti. Cioè Vucinic e Mexes, soprattutto, senza voler parla­re di perché non abbiamo nes­suna intenzione di offendere il presiden­te, dottoressa Rosella Sensi. Il punto del­la situazione sarà fatto tra martedì e mercoledì prossimi in una riunione a cui parteciperanno Ranieri, Pradè, Montali, Conti e la dottoressa Mazzoleni che co­municherà quello che sarà il budget per il prossimo mercato (non è da escludere anche la presenza della dottoressa Sen­si), budget che per le indiscrezioni tra­pelate sino a oggi, non sarà di quelli mo­rattiani.

Un conto, però, sono le cifre sulla car­ta, un altro è renderle fattibili. Non sarà semplice vendere e il primo a saperlo è il direttore sportivo Daniele Pradè che già da settimane è immerso completa­mente sulle questioni acquisti e cessioni. Per i tre brasiliani Baptista, Doni e Ci­cinho, il vero problema da risolvere è quello di trovare qualcuno non solo di­sposto a pagare il cartelli­no (e questo si può, due di questi faranno il Mondiale con il Brasile), ma anche ad accollarsi stipendi che sono di prima fascia (i tre insieme costano quasi quindici milioni di euro lordi all’anno). Per la be­stia potrebbero materializ­zarsi un ritorno in Spagna ( Siviglia) o Inghilterra (West Ham), ma non è da escludere un ritorno di fiamma dell’Inter. Per Do­ni c’è un’offerta dalla Tur­chia (Galatasaray), ma an­che voci che lo vorrebbero nel mirino di alcuni club inglesi (si parla anche del Chelsea). Per Cicinho, invece, è un problema, per ora silenzio assoluto. Per gli altri gialloros­si, gran parte dei quali ancora abbastan­za giovani, non mancherà il mercato, fermo restando che magari per alcuni di questi potrebbe esserci la conferma (Cerci) o un ritorno alla base (soprattut­to Rosi, protagonista di un’ottima stagio­ne al Siena).

E’ chiaro, comunque, che sarà neces­sario un grande lavoro per provare a si­stemare tutti, bisognerà farlo anche piuttosto in fretta perché poi sarà neces­sario fare anche il mercato in entrata. E per quello, oltre agli scambi, un po’ di cash sarà fondamentale.

 

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